Deroghe Case Green: gli immobili esclusi dalla Direttiva UE
La Direttiva Europea “Case Green” mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma prevede specifiche deroghe per alcune tipologie di immobili. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente quali edifici sono esclusi dagli obblighi di ristrutturazione energetica imposti dalla normativa.
1. Edifici di piccole dimensioni
Gli edifici unifamiliari con una superficie inferiore a 50 metri quadrati sono esclusi dagli obblighi della Direttiva “Case Green”. Questa deroga riconosce che gli interventi di efficientamento su strutture di dimensioni ridotte potrebbero non essere economicamente sostenibili o tecnicamente fattibili.
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2. Seconde case e utilizzo limitato
Le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno o con un consumo energetico inferiore al 25% di quello presunto annuale sono esentate dagli interventi. Questa disposizione tiene conto dell’uso limitato di tali immobili, rendendo meno urgente l’adeguamento energetico.
3. Edifici storici e vincolati
Gli edifici con valore storico o architettonico significativo, inclusi quelli protetti dai Beni Culturali, sono esclusi per preservare il patrimonio culturale. Interventi di ristrutturazione energetica potrebbero compromettere l’integrità storica di queste strutture.
4. Luoghi di culto
Le chiese e altri edifici destinati al culto religioso sono esentati dagli obblighi della direttiva. Questa deroga riconosce la specificità funzionale e simbolica di tali edifici, spesso caratterizzati da architetture storiche e complesse.
5. Edifici temporanei
Gli edifici utilizzati per meno di due anni sono considerati strutture temporanee e, pertanto, non soggetti agli obblighi di efficientamento energetico. La natura transitoria di questi edifici rende poco pratico l’investimento in interventi strutturali.
6. Edifici a basso fabbisogno energetico
Alcune strutture non residenziali, come officine, depositi, siti industriali e edifici agricoli, caratterizzati da un basso fabbisogno energetico, sono esentati. La direttiva riconosce che l’impatto energetico di tali edifici è marginale rispetto ad altri.
7. Edifici di proprietà delle Forze Armate
Gli edifici appartenenti alle Forze Armate o al Governo centrale, destinati a scopi di difesa nazionale, sono esclusi dagli obblighi. La specificità delle funzioni svolte in questi edifici giustifica la deroga.
8. Edifici nei centri storici
Gli edifici situati nei centri storici possono essere esentati, soprattutto se soggetti a vincoli urbanistici o architettonici che limitano gli interventi strutturali. La conservazione dell’estetica e dell’integrità storica di queste aree è prioritaria.
9. Edilizia sociale
Alcuni edifici di edilizia residenziale pubblica possono essere esclusi dagli obblighi, in base a valutazioni di fattibilità economica e tecnica. La direttiva consente agli Stati membri di esentare fino al 22% del totale degli immobili, considerando la disponibilità di risorse e manodopera qualificata.
Case green 2025
La Direttiva “Case Green” rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità energetica, ma riconosce la necessità di deroghe per specifiche categorie di edifici. Queste esenzioni bilanciano l’obiettivo di riduzione delle emissioni con la tutela del patrimonio storico, la funzionalità di edifici speciali e la sostenibilità economica degli interventi.