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Deroghe previste in Italia per la Direttiva Case Green

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Direttiva Case Green: cosa prevede e quali sono le deroghe in Italia

La Direttiva Case Green è una normativa dell’Unione Europea che mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, non tutti gli edifici sono soggetti agli stessi obblighi. In Italia, sono previste deroghe per determinate categorie di immobili, esentandoli dagli interventi di riqualificazione energetica.

Edifici esentati dagli obblighi

Secondo le disposizioni attuali, in Italia sono circa 4 milioni gli edifici che non dovranno effettuare interventi di ristrutturazione per adeguarsi alla direttiva. Le categorie esentate includono:

Inoltre, ogni Stato membro dell’UE ha la facoltà di prevedere ulteriori deroghe specifiche, che possono riguardare:

  • Edifici adibiti a luogo di culto e allo svolgimento di attività religiose.

  • Immobili temporanei, utilizzati per meno di due anni.

  • Siti industriali, officine, depositi ed edifici di servizio non residenziali a basso fabbisogno energetico.

  • Stazioni di approvvigionamento infrastrutturale.

  • Edifici agricoli non residenziali.

  • Immobili residenziali utilizzati meno di quattro mesi all’anno o con un consumo energetico inferiore al 25% di quello presunto per l’anno.

  • Edifici indipendenti con superficie calpestabile inferiore ai 50 metri quadrati.

Scadenze e obiettivi della direttiva

La direttiva stabilisce un calendario preciso per l’adeguamento degli edifici:

  • Entro il 2030: tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a zero emissioni; gli edifici esistenti dovranno raggiungere almeno la classe energetica E.

  • Entro il 2033: gli edifici esistenti dovranno essere portati almeno alla classe energetica D.

  • Entro il 2050: tutti gli edifici dovranno essere a zero emissioni.

Tuttavia, le deroghe sopra menzionate permettono a determinate categorie di edifici di essere esentate da questi obblighi, in considerazione delle loro caratteristiche specifiche.


Leggi anche: Come scoprire la classe energetica della propria casa


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Implicazioni per i proprietari

Per i proprietari di immobili esentati, non sarà necessario effettuare interventi di riqualificazione energetica per conformarsi alla direttiva. Tuttavia, è importante considerare che, nel lungo termine, gli edifici non adeguati potrebbero subire una svalutazione sul mercato immobiliare, oltre a possibili restrizioni nella compravendita o locazione.

Per coloro che invece sono soggetti agli obblighi della direttiva, è consigliabile pianificare per tempo gli interventi necessari, valutando le possibili agevolazioni fiscali e incentivi disponibili per la riqualificazione energetica.

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