Cani in montagna: guinzaglio obbligatorio o no?

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cani in montagna guinzaglio obbligatorio o no


Montagna e cani


Cosa dice (e cosa non dice) la legge nazionale

  1. Nessun divieto assoluto di portare cani in montagna: in generale è consentito accompagnarli sui sentieri, a meno che regolamenti locali o dei parchi non dispongano diversamente.

  2. Normativa nazionale principale:

    • DPR 320/1954: impone obbligo di guinzaglio e museruola in “vie o altro luogo aperto al pubblico”.

    • Ordinanza del Ministero della Salute 6 agosto 2013 (“Ordinanza Martini”):

      • Guinzaglio sempre da utilizzare, lunghezza max 1,50 m, nelle aree urbane e luoghi pubblici (ad eccezione delle aree cani comunali).

      • Museruola da portare con sé, da mettere su richiesta o in caso di pericolo.

      • Responsabilità del proprietario/detentore nell’evitare danni a persone, animali o cose.

  3. Applicazione in montagna:

    • Nelle aree aperte come boschi o sentieri, il guinzaglio non è obbligatorio per legge, ma resta fortemente consigliato per motivi di sicurezza e rispetto dell’ambiente.


Regole specifiche nei Parchi e Aree Protette

Le normative delle aree protette possono variare molto. Ecco alcuni esempi chiave:

  • Parco Nazionale del Gran Paradiso: i cani possono entrare solo in fondovalle e su alcuni sentieri estivi delimitati (15 luglio–15 settembre).

  • Parco Nazionale dei Monti Sibillini: obbligo di guinzaglio sempre; accesso limitato a certi sentieri.

  • Parco della Mandria (Venaria Reale) e Parco regionale della Maremma, Parco Nazionale dell’Asinara: ammessi solo cani al guinzaglio, in alcuni casi vietati del tutto per protezione della fauna.

  • In generale nei parchi, zone a protezione particolare (es. Zona A) vietano l’accesso ai cani, anche al guinzaglio; in altre zone può essere consentito solo con guinzaglio e museruola a portata di mano.


Perché molte persone non rispettano le regole

  1. Scarsa conoscenza dei regolamenti locali: con normative diverse tra Comuni e Parchi, spesso non si ricerca preventivamente informazione dettagliata.

  2. False sicurezze: si pensa “il mio cane è addestrato, non fa nulla” e quindi si evita il guinzaglio, ignorando che il proprietario è comunque responsabile dei danni.

  3. Mancanza di senso civico: non raccogliere le deiezioni, liberare il cane senza guinzaglio, non considerare altri escursionisti o la fauna selvaggia come se non fossero soggetti da tutelare.

  4. Sanzioni poco chiare: le multe per infrazioni variano da 50 € a 300 €, ma spesso sono percepite come improbabili o generiche.

  5. Motivi pratici: durante un’escursione può essere scomodo tenere sempre lì museruola e guinzaglio, e in situazioni affollate alcune persone li rimuovono per comodità o abitudine.


Riepilogo delle principali buone pratiche

Situazione Cosa fare
Aree urbane o aperte al pubblico Guinzaglio max 1,50 m e museruola sempre a portata di mano (Ordinanza 2013)
Sentieri aperti di montagna Guinzaglio consigliato, anche se non obbligatorio
Aree protette / parchi naturali Informarsi sui regolamenti specifici (spesso guinzaglio obbligatorio o divieto)
Comportamento generale Raccogliere deiezioni, evitare disturbi alla fauna, garantire sicurezza del proprio cane

In Italia non esiste un divieto generale per portare cani in montagna, ma occorre sempre essere informati sulle regole locali e comportarsi responsabilmente. Il guinzaglio e la museruola sono strumenti non solo legali (in alcuni contesti) ma soprattutto di rispetto e salvaguardia, sia per gli altri che per il cane stesso.

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