Bollo auto: ecco gli automobilisti che risparmieranno centinaia di euro

Il bollo auto è pronto a cambiare e alcuni automobilisti potrebbero non pagarlo più. Le nuove regole nascondono sorprese interessanti.

Il bollo auto è da sempre una delle spese più malviste dagli automobilisti italiani. Una tassa obbligatoria che ogni anno pesa sul bilancio familiare, indipendentemente dall’uso reale del veicolo. Tuttavia, con l’arrivo del nuovo anno, qualcosa potrebbe cambiare.

Le nuove disposizioni in arrivo promettono un alleggerimento importante per alcune categorie di cittadini, aprendo la strada a risparmi che, nel tempo, possono arrivare anche a diverse centinaia di euro.

Non si tratta di un semplice ritocco, ma di un cambio di impostazione che affianca alle regole già esistenti nuovi criteri pensati per rispondere alle difficoltà economiche e incentivare una mobilità più sostenibile.

Reddito basso: chi non pagherà più il bollo auto

A partire dal 2026, gli automobilisti con un reddito personale annuo inferiore a una soglia ben precisa potranno beneficiare dell’esenzione totale dal bollo auto. L’obiettivo è chiaro: sostenere le fasce economicamente più fragili, per le quali anche una tassa apparentemente contenuta può incidere in modo significativo.

Per accedere all’agevolazione sarà necessario dimostrare la propria situazione reddituale attraverso la documentazione fiscale, come la dichiarazione dei redditi o la Certificazione Unica. Solo dopo la verifica dei requisiti, l’esenzione diventerà effettiva, consentendo di eliminare del tutto questa voce di spesa.

Accanto al criterio reddituale, resta centrale anche quello ambientale. Chi ha scelto un’auto elettrica o ibrida continuerà a beneficiare di un’esenzione dal bollo per un periodo prolungato. In particolare, per i veicoli immatricolati a partire dal 2022, il bollo non sarà dovuto per cinque anni consecutivi dalla data di prima immatricolazione.

Reddito basso: chi non pagherà più il bollo auto- valtellinamobile.it

Affinché l’agevolazione sia valida, il veicolo deve risultare correttamente registrato come elettrico o ibrido nei database ufficiali. In molti casi è richiesta la presentazione di una domanda agli enti regionali competenti, spesso tramite piattaforme digitali dedicate. Oltre alle nuove misure, non vengono cancellate le agevolazioni già previste dalla normativa attuale. Continuano a essere esentati dal pagamento del bollo i veicoli intestati a enti del terzo settore impegnati in attività sociali e quelli utilizzati per servizi di pubblica utilità.

Restano inoltre valide le esenzioni per le persone con disabilità riconosciuta, per i non vedenti e per i sordi, secondo i criteri stabiliti dalla Legge 104. È importante ricordare che il bollo auto è un tributo regionale. Questo significa che, pur in presenza di regole valide a livello nazionale, le modalità operative possono cambiare da Regione a Regione.

Anche le date di pagamento possono variare. In linea generale, il bollo va versato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Per i veicoli con bollo in scadenza a dicembre 2025, il termine ultimo sarà quindi gennaio 2026. Un dettaglio da non sottovalutare per evitare sanzioni e perdere eventuali agevolazioni.