Finito l’anomalo pendolarismo del pieno

Come raccontato in questo articolo da sempre il turismo degli acquisti si svolge con direzione Svizzera – Italia. Per il potere d’acquisto degli elvetici, per il Franco, per gli stipendi più alti oltre frontiera. Sono davvero rari i prodotti e servizi che costano meno nella Confederazione Elvetica rispetto al Belpaese.

Se parliamo di carburanti probabilmente si perde nella notte dei tempi il giorno in cui ai cittadini rossocrociati è risultato conveniente fare il pieno in Italia. Anche per questo ha fatto davvero scalpore quello che è successo in tutto il 2022, a causa dell’impennata dei prezzi di diesel e benzina.

Il Governo italiano l’anno scorso ha tagliato le accise, ma quello di Berna, non ha fatto nulla di analogo. E i frontalieri del pieno, per tante settimane, sono diventati gli svizzeri. Che venivano a Tirano e Chiavenna a riempire i serbatoi. A volte con tanica al seguito. Esattamente come a Livigno.

Il fenomeno che ha visto, per una volta, l’erba del vicino non è più verde della nostra si è esaurito man mano che il taglio alle accise è stato diminuito dal Governo italiano. Fino a scomparire del tutto con l’inizio del 2023. Ormai i prezzi tra i due paesi sono, infatti, simili sia per il diesel che per la benzina, anche se in gennaio e febbraio il pendolarismo si era invertito quando i listini italiani erano più alti di oggi di una decina di centesimi di euro al litro.

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