Val Budria
Raggiunta in auto la località Tartano si imbocca la ripida discesa asfaltata che si trova sulla destra e che porta all’imbocco della Val Corta.
Il tratto asfaltato termina a Biorca e poi si prosegue per un paio di chilometri su uno sterrato che termina a Barbera (1.280 m). Qui ci si incammina sul sentiero n. 113 che percorre il lato orografico sinistro della Val Budria.
Oltrepassate le baite di Budria si sale sino a quota 1.600 m dove inizia la vera salita verso l’alpeggio di Saroden (1.950 m). Da qui in poi si fa un lungo traverso seguendo le paline in legno bianco/rosse della Gran Via delle Orobie passando sotto il Pizzo del Vento.
Alpeggio di Lemma
Poco dopo il sentiero torna a salire fino alla bocchetta (2.200 m) che si trova sotto il Monte Tartano. Si continua sulla discesa verso l’alpeggio di Lemma Alta che si raggiunge seguendo i segnavia di GVO e ci si viene a trovare in un grande anfiteatro che guarda verso il Monte Disgrazia.
Facendo un altro traverso che passa sotto la vetta del Pizzo Vallone si imbocca il sentiero n. 116 che scende verso l’alpeggio di Lemma bassa (1.600 m). Si prosegue seguendo una comoda mulattiera fino a quota 1.300 m dove, in prossimità di un ponte di legno, si continua sul sentiero che percorre un tratto affascinante della vallata. Ci si trova nella zona delle marmitte e del giardino botanico dove il Torrente Lemma crea delle cascate turbinose.
Ancora 15 minuti di strada e si raggiunge il parcheggio di partenza. Percorso (E) di 12 chilometri, dislivello positivo 925 metri, poche fontane.
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