Termosifone acceso o abbassato di notte? Ecco il metodo corretto per risparmiare davvero sulla bolletta del riscaldamento.
Secondo gli ultimi studi condotti da esperti di efficienza energetica e confermati da enti come l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), abbassare la temperatura durante la notte rimane la strategia più efficace per contenere i costi. La ragione è semplice: ridurre la temperatura di qualche grado per diverse ore comporta un risparmio significativo nel consumo di gas o elettricità, senza compromettere il comfort abitativo.
In particolare, una diminuzione di 1-2°C nella temperatura interna durante la notte può tradursi in un calo del consumo energetico fino al 6-10% mensile, secondo le stime aggiornate per il 2025. Questo è dovuto al fatto che l’ambiente, una volta raffreddato, richiede meno energia per essere riscaldato nuovamente al mattino, soprattutto se l’isolamento termico dell’abitazione è adeguato.
Come gestire il riscaldamento notturno per ridurre la bolletta
Un elemento cruciale per massimizzare il risparmio energetico è la qualità dell’isolamento termico dell’edificio. Le case con un buon isolamento mantengono più a lungo il calore accumulato durante il giorno, rendendo più efficiente il sistema di riscaldamento. Al contrario, nelle abitazioni meno isolate, il calo della temperatura notturna può essere meno vantaggioso perché il freddo penetra più facilmente, costringendo a un riscaldamento più intenso al mattino.
Inoltre, la diffusione dei sistemi di termoregolazione intelligenti ha rivoluzionato la gestione del riscaldamento domestico. Termostati programmabili e sensori di presenza permettono di regolare la temperatura in modo preciso e personalizzato, evitando sprechi energetici durante le ore in cui gli ambienti non sono utilizzati. I modelli più avanzati consentono anche di controllare il riscaldamento da remoto tramite smartphone, garantendo un ulteriore controllo sui consumi.

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L’indicazione degli esperti è di mantenere la temperatura tra i 16 e i 18 gradi Celsius durante la notte. Questa fascia permette di preservare il comfort termico senza consumare eccessivamente. È importante ricordare che abbassare il riscaldamento sotto i 16°C può comportare rischi come l’umidità e la formazione di muffe, soprattutto in ambienti poco ventilati.
Nei casi in cui il sistema di riscaldamento sia dotato di valvole termostatiche per ogni radiatore, è possibile abbassare la temperatura solo in alcune stanze non utilizzate durante la notte, mantenendo invece una temperatura più alta nelle camere da letto o nei locali frequentati.
Oltre al risparmio in bolletta, adottare una gestione consapevole del riscaldamento notturno contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, un aspetto sempre più rilevante nel contesto della lotta ai cambiamenti climatici. L’efficienza energetica domestica è infatti una delle priorità nelle politiche europee per il 2030 e oltre, con incentivi e bonus dedicati a chi investe in sistemi più sostenibili.

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