Ospitare Giro d’Italia
Forse non tutti sanno che il Giro d’Italia e le più importanti manifestazioni ciclistiche non passano gratuitamente nei territori prescelti.
L’organizzazione della Corsa Rosa, in particolare, fa capo a RCS e si tratta, quindi, di sport e business.
Per intenderci non lo organizza il CONI o qualche ente senza scopo di lucro.
Anche per questo il dibattito da sempre attivo, anche in provincia di Sondrio, sull’opportunità o meno di investire risorse pubbliche sugli eventi di più o meno presunto richiamo turistico, in alcuni casi da lustri, non dovrebbe fermarsi agli aspetti ideologici, ma basarsi sui dati.
Che sono pubblici.
Leggi anche: L’eroe del Mortirolo, la leggendaria ascesa di Pantani sul Mortirolo
Quanto costa il Giro d’Italia?
Come quelli presenti nell’accordo di collaborazione, denominato “Promozione dell’offerta cicloturistica provinciale anno 2025” che ha previsto l’effettuazione di una serie di iniziative legate alla promozione dell’offerta cicloturistica in provincia di Sondrio nel 2025 e che rendiconta eventi e costi.
Si parla di centinaia di migliaia di euro (565.000 nel 2024, nel 2025 non siamo distanti), finanziati al 100% (elenco che si riferisce sempre nel 2024) da Amministrazione Provinciale di Sondrio, Consorzio BIM dell’Adda di Sondrio, Comunità Montana Alta Valtellina, Comunità Montana Valtellina di Tirano, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Comunità Montana della Valchiavenna e Parco Nazionale dello Stelvio.
Al Giro d’Italia ne viene destinata, ovviamente, una parte.
Ma non sono mai stati presenti, almeno da quanto è possibile ricordare, partner privati che immettono risorse nel progetto. Un segnale significativo.
Del resto il Giro rocca centinaia di località, non è certo impossibile farne parte (non c’è nessuna formula magica o qualcuno da ringraziare), come non sarebbe la fine del mondo destinare queste risorse ad altro.
Sono scelte solo ed esclusivamente politiche.