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Quando non avevamo niente, avevamo tutto

Quando non avevamo niente

Quando non avevamo niente

Quando non esistevano i lidi a pagamento e fast food e le mamme si alzavano di notte per cucinare la pasta al forno.

Quando non c’era la prenotazione online e ti dovevi piazzare la mattina presto.

Quando non avevamo i cellulari e ti accordavi la sera prima per partire in carovana ed erano tutti puntuali.

La versione valtellinese del Risiko

Quando non esisteva Decathlon e si usavano le camere d’aria delle gomme delle auto.

Quando non ti mettevi la protezione e facevi il bagno con la maglietta a mezze maniche.

Quando non avevano ancora inventato internet e il posto lo conoscevi perché ci eri passato per lavoro.

Il pane dei poveri

Quando non avevamo niente

Le nuove generazioni non capiranno mai che, quando non c’era niente, noi avevamo tutto.

Ora che c’è tutto, loro non hanno niente.

LE OFFERTE DI OGGI

Le castagne erano considerate il “pane dei poveri”, essendo un alimento base per le comunità montane fino all’800. Essiccate e macinate, diventavano farina per pane, polente e pappe. Ancora oggi, questa farina è usata per specialità dolciarie come il castagnaccio, marmellate e marron glacé.

Raccolta e conservazione delle castagne

In autunno, i frutti venivano raccolti e conservati con metodi ingegnosi. Alcuni restavano nei ricci chiusi, mantenuti in ambienti freschi, mentre altri subivano una lavorazione detta “novena”, che prevedeva un bagno in acqua fredda per nove giorni seguito da un’accurata asciugatura. Tuttavia, l’essiccazione era il metodo principale: le castagne venivano stese su un graticcio in legno e essiccate lentamente grazie al fumo di fuochi accesi al piano inferiore di edifici appositi chiamati graa.


Un ecosistema unico

I castagneti ospitano una flora rigogliosa simile a quella dei boschi di quercia, con specie tipiche di ambienti freschi e umidi. Tra le piante più comuni troviamo felci e graminacee, che creano un sottobosco ricco e vitale, perfetto per la biodiversità locale.


Un patrimonio da preservare

Il castagno non è solo un albero ma un simbolo di storia, resistenza e sostenibilità. Proteggere e valorizzare i castagneti significa preservare una risorsa preziosa per le generazioni future, non solo dal punto di vista ambientale ma anche culturale ed economico.

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