Ritrovato in un invaso il corpo del 55enne scomparso a Cosio Valtellino

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Ritrovato nella mattinata di oggi all’interno di un invaso il corpo dell’uomo disperso nella zona di Cosio Valtellino.

La giornata di ieri aveva impegnato un centinaio di soccorritori, oggi erano presenti 45 persone, tra cui il Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, con la Stazione di Morbegno della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, con i tecnici della squadra forra regionale lombarda e un tecnico speleosubacqueo, che hanno operato accanto al Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile, ai cinofili dell’ANC – Associazione nazionale Carabinieri e alla Croce Rossa.

Il dispositivo IMSI Catcher a bordo dell’elicottero della Guardia di finanza ha rilevato il segnale del telefonino e questo ha permesso di circoscrivere l’area d’interesse primario.

Le unità cinofile molecolari del Cnsas hanno confermato la direzione. Sono quindi stati ispezionati l’invaso e i corsi d’acqua a monte e a valle. Un tecnico speleosubacqueo del Cnsas si è immerso e ha confermato la presenza dell’uomo, senza vita, che giaceva in fondo all’invaso.

Le operazioni sono terminate con il recupero della persona e con il rientro delle squadre.

 

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L’ultimo aggiornamento di questa mattina – Proseguiranno anche nelle prossime ore le ricerche di un uomo di 55 anni disperso nella zona di Cosio Valtellino. Nella giornata di ieri erano operativi oltre un centinaio di soccorritori.

Il gruppo di lavoro è composto da Soccorso alpino, Stazione di Morbegno della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna Cnsas, Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Protezione civile.
Sono stati impiegati i droni e gli elicotteri dei Vvf e della Guardia di finanza: il mezzo della Gdf ha a bordo un dispositivo (IMSI – Catcher) che consente di rintracciare il segnale telefonico.

Una ventina di tecnici del Soccorso alpino, che ieri dovevano partecipare a una giornata di formazione improntata proprio sulla ricerca ai Piani dei Resinelli (LC), hanno sospeso l’impegno e si sono uniti al gruppo operativo, con una base mobile avanzata (mezzo allestito per questo scopo).
Le operazioni andranno avanti: per il Cnsas oggi sono presenti anche la squadra forra regionale, un tecnico speleosub e le unità cinofile molecolari.

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