Perché sono state istituite le Olimpiadi e qual è la loro storia?

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Coni Comitato Olimpico Nazionale ItalianoL’ispirazione delle Olimpiadi Antiche

Alla fine dell’Ottocento, alcuni dirigenti sportivi europei iniziarono a concepire l’idea di una manifestazione sportiva che potesse richiamare l’antico splendore delle Olimpiadi della Grecia antica. Queste ultime, nate nel 776 a.C. e celebrate ogni quattro anni nella città di Olimpia, erano uno dei pilastri della cultura greca antica. Le Olimpiadi antiche non erano solo un evento sportivo, ma anche una celebrazione religiosa e culturale che vedeva la partecipazione delle varie poleis greche.

Nascita Giochi Olimpici

In origine, il programma olimpico prevedeva una sola gara: la corsa sulla distanza dello stadion, che misurava 192,28 metri. Con il passare del tempo, il programma si ampliò includendo nuove discipline, come altre distanze di corsa, competizioni di bighe (carri trainati da cavalli) e sport di combattimento come il pugilato e il pancrazio. Quest’ultimo era una disciplina particolarmente feroce, una forma di lotta quasi senza esclusione di colpi.

Le Olimpiadi godevano di una grande risonanza nella società greca, tanto che durante lo svolgimento dei giochi, le città-stato greche, o poleis, sospendevano ogni conflitto in corso grazie alla cosiddetta “tregua olimpica”. Questa pratica consentiva agli atleti e agli spettatori di viaggiare in sicurezza per assistere ai giochi.

Tuttavia, l’importanza dei Giochi iniziò a declinare quando la Grecia fu conquistata dai Romani nel II secolo a.C.. Nonostante gli sforzi per mantenere viva la tradizione, le Olimpiadi persero gradualmente il loro valore simbolico e spirituale, fino a quando furono definitivamente abolite dall’imperatore Teodosio nel 393 d.C., che le considerava parte di un culto pagano.


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La Rinascita dei Giochi: Da un Sogno a Realtà

L’idea di riportare in vita i Giochi Olimpici venne concretizzata alla fine del XIX secolo grazie all’impegno di vari dirigenti sportivi, tra cui spicca la figura del barone Pierre de Coubertin. Coubertin era un educatore e storico francese che credeva fermamente nel potere educativo dello sport e nella sua capacità di promuovere la pace e la comprensione tra i popoli.

Dopo vari tentativi e discussioni, la proposta di Coubertin prese forma e nel 1894 venne fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), con l’obiettivo di organizzare i primi Giochi Olimpici dell’era moderna. La scelta della sede cadde su Atene, un omaggio alle origini greche dei Giochi.

La prima edizione delle Olimpiadi moderne si tenne quindi ad Atene nel 1896. Vi parteciparono 241 atleti, provenienti principalmente dall’Europa e dagli Stati Uniti. A differenza delle edizioni antiche, gli atleti non erano ancora rappresentanti ufficiali delle loro nazioni; la partecipazione era infatti su base individuale, sebbene alcuni paesi avessero già iniziato a formare comitati nazionali.

Le competizioni inclusero una varietà di sport, molti dei quali già presenti nelle Olimpiadi antiche, come l’atletica, la ginnastica e la lotta, insieme a nuovi sport come il ciclismo e il tennis. La cerimonia di apertura fu un evento spettacolare, con una grande parata di atleti e una folla entusiasta che riempiva il Panathinaiko, lo stadio di Atene, ristrutturato per l’occasione.


L’Evoluzione delle Olimpiadi nel XX Secolo

Con il successo dei Giochi di Atene, le Olimpiadi moderne divennero un evento sempre più importante a livello globale. Pierre de Coubertin continuò a promuovere i valori dell’olimpismo e a lavorare per l’espansione del movimento olimpico. Negli anni successivi, le edizioni dei Giochi si susseguirono in diverse città del mondo, ognuna con le proprie peculiarità e innovazioni.

Il numero di partecipanti aumentò esponenzialmente e molti paesi iniziarono a costituire i propri Comitati Olimpici Nazionali (CON), tra cui il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Questi comitati avevano il compito di selezionare gli atleti più meritevoli e di organizzare la loro partecipazione ai Giochi, rafforzando così l’identità nazionale e lo spirito di competizione.

Nel corso del XX secolo, i Giochi Olimpici si arricchirono di nuove discipline e sport, riflettendo i cambiamenti sociali e tecnologici dell’epoca. La presenza femminile, inizialmente assente, cominciò a crescere, anche se non senza resistenze. La partecipazione delle donne fu ufficialmente riconosciuta per la prima volta nei Giochi di Parigi del 1900, e da allora è stata una parte fondamentale del movimento olimpico.

Le Olimpiadi divennero anche un’importante vetrina per le nuove tecnologie e innovazioni nel campo sportivo, come l’introduzione della cronometria elettronica e della trasmissione televisiva, che permisero a milioni di persone in tutto il mondo di seguire le competizioni in diretta.

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