Curiosità

Perché chiudere un termosifone può far risparmiare

Perché chiudere un termosifone può far risparmiare

Chiudere un termosifone – Una delle strategie che molte persone considerano quando vogliono abbassare la bolletta del riscaldamento è la seguente: se in casa hai stanze poco frequentate (camera ospiti, corridoio, ripostiglio), perché mantenere accesi i radiatori anche lì? Se chiudi un termosifone in una stanza che usi poco, teoricamente riduci il volume d’aria e la superficie da riscaldare, l’impianto lavora meno, e quindi i consumi dovrebbero abbassarsi. Diversi articoli lo confermano: ad esempio, chiudere radiatori in stanze poco usate può migliorare l’efficienza dell’impianto.

Tuttavia, è importante capire che il risparmio non è automatico né “illimitato”: dipende da molti fattori (impianto, isolamento, come è fatto l’edificio, come si gestisce il sistema). Senza valutare questi elementi, potresti chiudere un termosifone e ottenere un risparmio molto basso o addirittura generare inefficienze.


Fattori che influenzano il risparmio

Per capire se “chiudere un termosifone” è una buona scelta nella tua casa, devi considerare diversi aspetti:

  1. Tipo di impianto e caldaia

    • Se hai una caldaia moderna a condensazione o modulante, l’impianto risponderà meglio al fatto che alcuni termosifoni vengono chiusi, modulando la potenza di conseguenza.

    • Se invece hai un impianto vecchio, con caldaia tradizionale, chiudere un radiatore può far sì che la caldaia lavori comunque a regime pieno o che ci siano squilibri nell’impianto, riducendo l’efficacia del risparmio.

  2. Isolamento dell’edificio e dispersioni termiche

    • Se la casa è ben coibentata, con buona tenuta termica, il risparmio sarà maggiore perché meno calore viene disperso.

    • Se invece hai pareti esterne poco isolate, grandi finestre senza doppi vetri o spifferi, allora anche chiudendo un termosifone lo sforzo dell’impianto può rimanere elevato. Ciò è confermato da analisi che segnalano come la temperatura ambiente e l’isolamento influenzano sensibilmente i consumi.

  3. Volume e uso delle stanze

    • Se la stanza in cui chiudi il termosifone è poco usata, ha bassa dispersione, e magari non necessita di una temperatura elevata, allora chiuderla ha senso.

    • Se la stanza è frequentata, o adiacente ad ambienti che sono riscaldati, chiuderla potrebbe creare zone troppo fredde o addirittura aumentare la dispersione verso l’ambiente caldo.

  4. Distribuzione del calore nell’impianto

    • Se chiudi un termosifone, l’acqua calda che fluisce nell’impianto viene “reindirizzata” verso gli altri termosifoni oppure “non utilizzata” se l’impianto non lo consente bene: ciò può aiutare l’efficienza (più calore nelle stanze usate) ma solo se l’impianto è ben regolato.

    • Se invece l’impianto è sbilanciato o senza valvole termostatiche, potresti avere parti della casa troppo calde e altre troppo fredde, e l’effetto “risparmio” si riduce.

  5. Regolazione della temperatura ambientale

    • Un risparmio maggiore lo si ottiene non solo chiudendo termosifoni, ma anche abbassando la temperatura di qualche grado: ad esempio, ridurre di 1 °C la temperatura impostata può far risparmiare fino al 6% dei consumi.

    • Usare termostati, valvole termostatiche e controllo dell’uso degli ambienti è importante.


Chiudere un termosifone pro e contro

Vantaggi

  • Riduzione del consumo energetico e della bolletta se fatto correttamente.

  • Maggiore efficienza per l’impianto, se si concentra il calore dove serve.

  • Minore impatto ambientale, meno gas consumato.

  • Possibilità di migliorare comfort interno regolando meglio gli ambienti.

Svantaggi / Attenzioni

  • Se la stanza chiusa diventa troppo fredda, può esserci rischio di muffa o umidità (specialmente in ambienti poco utilizzati).

  • Se l’impianto non è ben bilanciato, chiudere un termosifone può generare squilibri nella circolazione dell’acqua o far lavorare la caldaia più a lungo.

  • Il risparmio può essere modesto se l’isolamento è povero o l’impianto è datato.

  • Non è sufficiente da solo: va accompagnato da buona manutenzione, isolamento, termoregolazione.


Come farlo bene: consigli pratici passo‑passo

  1. Identifica le stanze poco usate: ad esempio, ripostiglio, camera ospiti, corridoio poco utilizzato.

  2. Chiudi il termosifone in quella stanza (manopola al minimo), ma tieni la stanza comunque a una temperatura minima (non zero): serve evitare muffa/umidità e tenere l’ambiente in equilibrio.

  3. Assicurati che l’impianto sia ben bilanciato: se hai valvole termostatiche, assicurati che funzionino; se l’impianto è autonomo, controlla che non ci siano rumori o malfunzionamenti dopo la chiusura.

  4. Monitora la temperatura ambientale e il comfort: se senti freddo fuori dalle stanze usate, valuta se aprire il termosifone o abbassare altrove.

  5. Mantieni buone condizioni dell’impianto: sfiata i termosifoni, verifica la caldaia, controlla la pressione, evita di coprire i radiatori con mobili/tende.

  6. Combina con altre misure:

    • Abbassa la temperatura di qualche grado.

    • Migliora l’isolamento termico (finestre, guarnizioni, tapparelle).

    • Usa un cronotermostato o termostato intelligente.

    • Coibenta gli elementi che disperdono (es. nicchie radiatori) se serve.

Chiudere un termosifone

Chiudere un termosifone può far risparmiare ma è una strategia da usare con criterio, non una soluzione magica. Il risparmio stimato va tipicamente da qualche percento (5‑10%) fino a poco più (fino anche 15‑20%) solo se ci sono diverse stanze chiuse, impianto efficiente, isolamento buona.

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