Chiudere un termosifone – Una delle strategie che molte persone considerano quando vogliono abbassare la bolletta del riscaldamento è la seguente: se in casa hai stanze poco frequentate (camera ospiti, corridoio, ripostiglio), perché mantenere accesi i radiatori anche lì? Se chiudi un termosifone in una stanza che usi poco, teoricamente riduci il volume d’aria e la superficie da riscaldare, l’impianto lavora meno, e quindi i consumi dovrebbero abbassarsi. Diversi articoli lo confermano: ad esempio, chiudere radiatori in stanze poco usate può migliorare l’efficienza dell’impianto.
Tuttavia, è importante capire che il risparmio non è automatico né “illimitato”: dipende da molti fattori (impianto, isolamento, come è fatto l’edificio, come si gestisce il sistema). Senza valutare questi elementi, potresti chiudere un termosifone e ottenere un risparmio molto basso o addirittura generare inefficienze.
Fattori che influenzano il risparmio
Per capire se “chiudere un termosifone” è una buona scelta nella tua casa, devi considerare diversi aspetti:
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Tipo di impianto e caldaia
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Se hai una caldaia moderna a condensazione o modulante, l’impianto risponderà meglio al fatto che alcuni termosifoni vengono chiusi, modulando la potenza di conseguenza.
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Se invece hai un impianto vecchio, con caldaia tradizionale, chiudere un radiatore può far sì che la caldaia lavori comunque a regime pieno o che ci siano squilibri nell’impianto, riducendo l’efficacia del risparmio.
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Isolamento dell’edificio e dispersioni termiche
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Se la casa è ben coibentata, con buona tenuta termica, il risparmio sarà maggiore perché meno calore viene disperso.
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Se invece hai pareti esterne poco isolate, grandi finestre senza doppi vetri o spifferi, allora anche chiudendo un termosifone lo sforzo dell’impianto può rimanere elevato. Ciò è confermato da analisi che segnalano come la temperatura ambiente e l’isolamento influenzano sensibilmente i consumi.
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Volume e uso delle stanze
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Se la stanza in cui chiudi il termosifone è poco usata, ha bassa dispersione, e magari non necessita di una temperatura elevata, allora chiuderla ha senso.
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Se la stanza è frequentata, o adiacente ad ambienti che sono riscaldati, chiuderla potrebbe creare zone troppo fredde o addirittura aumentare la dispersione verso l’ambiente caldo.
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Distribuzione del calore nell’impianto
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Se chiudi un termosifone, l’acqua calda che fluisce nell’impianto viene “reindirizzata” verso gli altri termosifoni oppure “non utilizzata” se l’impianto non lo consente bene: ciò può aiutare l’efficienza (più calore nelle stanze usate) ma solo se l’impianto è ben regolato.
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Se invece l’impianto è sbilanciato o senza valvole termostatiche, potresti avere parti della casa troppo calde e altre troppo fredde, e l’effetto “risparmio” si riduce.
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Regolazione della temperatura ambientale
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Un risparmio maggiore lo si ottiene non solo chiudendo termosifoni, ma anche abbassando la temperatura di qualche grado: ad esempio, ridurre di 1 °C la temperatura impostata può far risparmiare fino al 6% dei consumi.
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Usare termostati, valvole termostatiche e controllo dell’uso degli ambienti è importante.
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Chiudere un termosifone pro e contro
Vantaggi
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Riduzione del consumo energetico e della bolletta se fatto correttamente.
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Maggiore efficienza per l’impianto, se si concentra il calore dove serve.
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Minore impatto ambientale, meno gas consumato.
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Possibilità di migliorare comfort interno regolando meglio gli ambienti.
Svantaggi / Attenzioni
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Se la stanza chiusa diventa troppo fredda, può esserci rischio di muffa o umidità (specialmente in ambienti poco utilizzati).
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Se l’impianto non è ben bilanciato, chiudere un termosifone può generare squilibri nella circolazione dell’acqua o far lavorare la caldaia più a lungo.
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Il risparmio può essere modesto se l’isolamento è povero o l’impianto è datato.
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Non è sufficiente da solo: va accompagnato da buona manutenzione, isolamento, termoregolazione.
Come farlo bene: consigli pratici passo‑passo
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Identifica le stanze poco usate: ad esempio, ripostiglio, camera ospiti, corridoio poco utilizzato.
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Chiudi il termosifone in quella stanza (manopola al minimo), ma tieni la stanza comunque a una temperatura minima (non zero): serve evitare muffa/umidità e tenere l’ambiente in equilibrio.
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Assicurati che l’impianto sia ben bilanciato: se hai valvole termostatiche, assicurati che funzionino; se l’impianto è autonomo, controlla che non ci siano rumori o malfunzionamenti dopo la chiusura.
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Monitora la temperatura ambientale e il comfort: se senti freddo fuori dalle stanze usate, valuta se aprire il termosifone o abbassare altrove.
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Mantieni buone condizioni dell’impianto: sfiata i termosifoni, verifica la caldaia, controlla la pressione, evita di coprire i radiatori con mobili/tende.
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Combina con altre misure:
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Abbassa la temperatura di qualche grado.
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Migliora l’isolamento termico (finestre, guarnizioni, tapparelle).
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Usa un cronotermostato o termostato intelligente.
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Coibenta gli elementi che disperdono (es. nicchie radiatori) se serve.
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Chiudere un termosifone
Chiudere un termosifone può far risparmiare ma è una strategia da usare con criterio, non una soluzione magica. Il risparmio stimato va tipicamente da qualche percento (5‑10%) fino a poco più (fino anche 15‑20%) solo se ci sono diverse stanze chiuse, impianto efficiente, isolamento buona.












