L’Aula del Senato ha dato il via libera all’unanimità al disegno di legge riguardante la ratifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera sulle doppie imposizioni dei lavoratori transfrontalieri e del Protocollo che modifica la Convenzione tra i due Paesi per evitare tali doppie imposizioni.
Il provvedimento è stato approvato definitivamente con 120 voti favorevoli. Il 4 maggio scorso, la Camera dei deputati aveva approvato all’unanimità (239 voti a favore e nessun contrario) l’intesa sul nuovo regime fiscale per i lavoratori transfrontalieri.
La nuova intesa, firmata il 23 dicembre 2020 dopo anni di trattative, sostituirà quella del 1974. In Svizzera, era stata accolta dal Consiglio degli Stati il 13 dicembre 2021 e successivamente dal Consiglio Nazionale il primo marzo dello stesso anno, mentre in Italia l’iter ha subito notevoli ritardi, anche a causa dei diversi cambiamenti di governo.
In base all’intesa, la Svizzera tratterrà l’80% (attualmente poco più del 60%) dell’imposta alla fonte ordinaria prelevata sul reddito dei nuovi lavoratori frontalieri che opereranno nel suo territorio. Questa categoria sarà soggetta a tassazione ordinaria anche in Italia, ma la doppia imposizione verrà eliminata.
Per coloro che lavorano o hanno lavorato in Ticino, nei Grigioni e in Vallese tra il 31 dicembre 2018 e la data di entrata in vigore dell’accordo, si applicherà invece un regime transitorio. I cosiddetti frontalieri attuali continueranno a essere tassati esclusivamente in Svizzera.
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