Qualche mese fa addirittura venne prospettata in valle l’ipotesi di una possibile causa per risarcimento danni per le previsioni meteo allarmistiche che danneggiavano turisticamente la provincia di Sondrio.
Secondo noi l’aspetto più grave è invece che i media lancino sempre più spesso il messaggio nascosto della “montagna che ti offre la città”, perché altrimenti ci dovrebbero spiegare cosa c’è di strano se nevica in una valle interamente montana e se bisogna mettere le catene alle auto quando cadono trenta centimetri di neve, come se per sciare non servissero nevicate.
La notizia del maltempo in Valtellina, quando la temperatura va sotto zero, semplicemente non esiste, quindi non si capisce perché certi telegiornali, tra il servizio sulla “tocula” di turno e l’ultimo video scaricato da You Tube, si ostinino a mettere in onda servizi allarmistici sul meteo quando la natura svolge semplicemente il suo compito.
L’Italia, da anni, sta scalando al contrario la classifica mondiale sulla libertà di stampa, non certo per questo fatto, ma ci viene comunque da scrivere che il giornalismo, quello vero, è cercare la notizia, non crearla ad arte dietro logiche commerciali.
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