Multa termosifoni troppo alti
Le normative che delineano i limiti di temperatura per il riscaldamento sono categorizzate in base alle zone climatiche, come specificato nel decreto dpr 412/1993.
Le località vengono suddivise considerando il grado giorno, un indice che calcola la variazione media di temperatura tra gli spazi interni e quelli esterni.
Le possibili penalità per chi non osserva i limiti di temperatura e chi si occupa dei controlli.
Secondo il Testo unico dell’Edilizia, chi trasgredisce i limiti di utilizzo del riscaldamento può essere soggetto a una multa che varia da 516 a 2.582 euro.
Per quanto riguarda le temperature, è importante sapere che la temperatura massima consentita è di 20 °C (con una tolleranza di 2 °C) per le case, gli uffici pubblici e privati.
Il limite scende a un massimo di 18 °C, con una tolleranza di 2 °C, per le attività industriali, artigianali e simili.
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Termosifoni troppo alti
Le regole sull’uso dell’energia termica sopra citate non si applicano a edifici che richiedono attenzioni speciali.
Ospedali, cliniche, strutture per l’assistenza o la cura di anziani o minori, strutture protette per persone affidate ai servizi sociali e centri di recupero per tossicodipendenti.
Uffici di rappresentanza diplomatica e internazionale, a meno che non siano situati in condomini. Asili nido e scuole materne. Piscine, saune e simili. Edifici industriali o artigianali con specifiche necessità tecniche o produttive.
I controlli sono condotti dalla polizia locale, sia su base campionaria sia in risposta a segnalazioni ricevute.
Gli amministratori condominiali devono garantire il rispetto delle normative, ma la responsabilità in caso di violazione ricade sempre sui singoli.
Pertanto, è essenziale monitorare l’osservanza dei limiti, anche nel caso di riscaldamento centralizzato.



