Nella notte tra venerdì 25 giugno e sabato 26, i Carabinieri della Stazione di Bormio sono intervenuti per una violenta lite tra padre e figlio, entrambi allevatori e dimoranti in un alpeggio a quota 2.100 metri, loc. Plaghera di fuori, nel comune di Valfurva.
Alle ore 22 circa di venerdì la centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Tirano ha ricevuto una telefonata da parte di G.S. che riferiva di essere dolorante e di essere stato colpito dal padre a seguito di una lite.
I Carabinieri di Bormio raggiungevano l’impervia località in quota e trovavano il richiedente in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta anche all’assunzione smodata di alcol; i militari notano in casa delle tracce di sangue. Allarmati dal contesto hanno controllato la casa e hanno trovato il padre, G.A. di anni 87, nel letto con numerose ferite sanguinanti ma cosciente.
Le successive indagini hanno consentito di accertare che tra i due è scaturito un diverbio causato dallo stato di alterazione di G.S., il quale è stato colpito ad un braccio dal padre che poi è stato aggredito violentemente in un secondo momento mentre si trovava nel letto. G.S. lo ha più volte colpito con un’accetta procurandogli una frattura della teca cranica con distacco di frammento a scalpo in sede parietale sinistra e numerose altre ferite lacero contuse agli arti ed al corpo. L’aggressore a sua volta ha riportato una frattura al braccio destro.
G.S. è stato arrestato dai carabinieri per il tentato omicidio del padre e tradotto, su disposizione della Pricura di Sondrio, nel carcere del capoluogo, mentre l’arma del delitto e l’abitazione sono stati posti sotto sequestro dai militari.
In data 28.6 si è tenuta udienza di convalida dell’arresto ed il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per G.S.