L’imponente Torre Alberti di Bormio

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Torre Alberti Bormio


L’imponente Torre Alberti, lungo la via Roma a Bormio, risale alla fine del XIII Secolo.

Qui furono ospitati, nel luglio del 1496, Ludovico il Moro con sua moglie Beatrice d’Este.


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La Torre Alberti – conosciuta anche come Torre Marioli o Torre di Dossiglio – si erge nel cuore della zona pedonale di via Roma a Bormio e risale al XIII secolo. Con i suoi 24 metri di altezza, è interamente costruita in pietra grigia a vista, che le conferisce un aspetto solido e imponente.

La facciata è impreziosita da numerose aperture ogivali di gusto medievale e, nella parte superiore, da grandi mensoloni a triplice aggetto. Subito sotto il tetto sono ancora ben visibili le feritoie a croce, un tempo utilizzate dagli arcieri per la difesa. Agli angoli, invece, spiccano i robusti conci bugnati, tipici dell’architettura fortificata dell’epoca.

Un tempo la torre era suddivisa in stanze interne e fu spesso luogo di accoglienza per ospiti illustri di passaggio a Bormio: vi soggiornarono, tra gli altri, Bianca Maria Sforza nel 1493, Ludovico il Moro nel 1496 e, più di un secolo dopo, l’Arciduca d’Austria nel 1623.

Nel corso della sua lunga storia, la Torre Alberti ebbe anche funzioni pratiche: fu adibita a caserma degli Alpini (Caserma Pedranzini) e, successivamente, a scuola.

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