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La sorgente che fa rinascere: il tesoro nascosto di Bormio

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Un tesoro naturale nel cuore della Valtellina

Nel cuore dell’alta Valtellina, nel comune di Bormio (SO), sorge la preziosa Sorgente Cinglaccia, che da decenni alimenta gli impianti termali delle Bormio Terme S.p.A.. Questa fonte è una delle colonne portanti del sistema termale della valle e rappresenta un perfetto connubio tra la natura alpina e la tradizione del benessere.

L’acqua che sgorga da questa sorgente è stata captata, studiata e utilizzata per attività termali, riabilitative e di relax, ed è parte integrante dell’economia turistica di Bormio.
In questo articolo esploreremo la sua storia, le caratteristiche chimico‐fisiche, il ruolo economico e terapeutico, e anche qualche curiosità utile se stai pensando di visitare la zona.


Origine e storia della Sorgente Cinglaccia

La Sorgente Cinglaccia si trova poco distante dal letto del fiume Adda, sulla sponda sinistra, a una quota generalmente indicata tra i 1.280 e i 1.340 metri s.l.m..
Secondo le fonti, l’acqua zampilla dallo scavo naturale della roccia e venne in tempi moderni canalizzata per consentirne l’uso. 
La storia del termalismo a Bormio è antica: le acque termali sono note già dall’antichità, tanto che citazioni romane e medievali suggeriscono che la zona era apprezzata per il benessere. 
In tempi più recenti, la società Bormio Terme ha ottenuto il rinnovo del diritto d’uso della fonte da parte dei Comuni dell’alta valle fino al 2062, segno dell’importanza strategica della sorgente. 
L’acquisizione di questo diritto è fondamentale perché garantisce alle terme una continuità nell’alimentazione idrica: senza la sorgente, infatti, l’attività termale perderebbe la sua base naturale.


Caratteristiche tecniche e chimico‐fisiche

Portata e captazione

La portata della Sorgente Cinglaccia è notevole: è indicato che la captazione “permette di raggiungere e superare i mille litri al minuto”.
Una stima più tecnica la pone a circa 30 litri al secondo, che corrispondono a circa 1.800 litri al minuto (30 × 60) – tuttavia, le fonti segnalano la cifra “oltre mille litri al minuto” come riferimento arrotondato. 
Questa grande portata la rende una delle sorgenti termali più “produttive” dell’intera zona.

Temperatura e composizione

Le acque della sorgente hanno una temperatura media che varia tra i 36 °C e i 41 °C, a seconda della stagione e della fonte specifica. 
Dal punto di vista chimico‐fisico, le acque termali di Bormio (quindi anche della Cinglaccia) sono classificate come solfato‐bicarbonato‐alcaline‐terrose, minerali e con una certa radioattività naturale (legata al radon) in quanto sgorgano lungo fratture tettoniche. 
Queste caratteristiche conferiscono loro una composizione particolare che favorisce alcune azioni benefiche (vedi sezione successiva).

Localizzazione e geologia

La sorgente è situata in una zona di frattura tettonica delle Alpi Retiche, dove rocce cristalline e sedimenti si incontrano. 
La roccia circostante, l’interazione con acque infiltrate e la risalita termale generano le condizioni per uno sgorgo costante e abbondante.
Tutto ciò testimonia non solo una bellezza naturalistica, ma anche un contesto geologico di rilievo.


Utilizzo per le terapie e il benessere

Le acque della Sorgente Cinglaccia alimentano interamente gli impianti dello stabilimento Bormio Terme, che le utilizza per balneoterapia, fangoterapia, inalazioni e aerosol, oltre che per la riabilitazione in acqua termale.

Azioni terapeutiche principali

  • Malattie respiratorie (riniti, faringiti, bronchiti) grazie all’azione termale e inalatoria.

  • Patologie reumatiche e uricemiche: l’azione termale e la componente minerale favoriscono relax muscolare e decongestionamento.

  • Alcune malattie della pelle (eczemi, psoriasi) e della sfera genitale (storicamente) sono state trattate con queste acque.

Utilizzo come bevanda

In passato, l’acqua termale veniva anche bevuta come cura idropinica per disturbi dello stomaco e dell’intestino. La fonte Cinglaccia era una delle fonti destinatarie.

Benefici per il turismo e il relax

Oggi, oltre alla cura, l’acqua termale della Cinglaccia è al centro dell’offerta di wellness di Bormio: spa, piscine termali, vasche esterne ed interne, ambienti pensati per rilassarsi dopo un’attività in montagna o come pausa rigenerante. 
È questo mix di natura, benessere e tradizione termale che rende Bormio una meta apprezzata.


Impatto economico, turistico e ambientale

La sorgente Cinglaccia rappresenta un vero asset naturale per Bormio e per l’Alta Valtellina:

  • Fornisce la materia prima (acqua termale) per uno stabilimento termale che attrae turisti in tutte le stagioni.

  • Contribuisce al benessere e alla salute della popolazione locale oltre che dei visitatori.

  • Supporta attività collaterali: alberghi, ristoranti, servizi spa, wellness naturalistico.
    Il rinnovo del diritto d’uso fino al 2062 a favore di Bormio Terme (avvenuto con l’atto notarile sottoscritto dai Comuni) è un segnale chiaro dell’importanza strategica della sorgente. 
    Sul fronte ambientale, la captazione e la gestione della sorgente implicano responsabilità: mantenere la qualità dell’acqua, evitare sprechi, integrare la fruizione turistica con la salvaguardia del contesto alpino.


Cosa sapere se la visiti

Se vieni a Bormio e vuoi conoscere o sentire da vicino la sorgente Cinglaccia, ecco alcuni consigli utili:

  • La sorgente si trova vicino al letto dell’Adda, sulla sponda sinistra: è accessibile con una breve passeggiata o tramite il parco delle terme.

  • Porta scarpe da trekking leggere se ti spingi fino allo sbocco della sorgente: il contesto è alpino e può essere leggermente irregolare.

  • Approfitta dell’occasione per visitare lo stabilimento delle Terme dove l’acqua della sorgente viene utilizzata: magari fai un bagno termale o un percorso benessere.

  • Rispetta la natura: la zona è delicata, quindi evita di lasciare rifiuti o disturbare la vegetazione.

  • Se sei interessato alle proprietà terapeutiche, consulta lo staff delle terme per i trattamenti specifici offerti grazie a queste acque.


Curiosità e particolari poco noti

  • È interessante il fatto che, nonostante la grande portata, la sorgente mantenga una buona costanza di temperatura grazie alla profondità e al contesto geologico.

  • Anche se la Sorgente Cinglaccia è la più “produttiva”, non è la più famosa tra le nove sorgenti di Bormio: altre come la Fonte Pliniana godono di maggiore notorietà.

  • Le acque termali di Bormio sono caratterizzate da un certo contenuto di radon: è una radioattività naturale e controllata, che contribuisce alle proprietà termali.

  • I turisti che vanno alle terme spesso combinano la giornata termale con attività in montagna: lo scenario alpino circostante rende l’esperienza ancora più completa.


Tesoro nascosto di Bormio

La Sorgente Cinglaccia è molto più di un semplice getto d’acqua termale: è un pilastro della città di Bormio, della sua storia termale, della sua economia e del suo brand turistico. Con una portata impressionante, una composizione chimico‐fisica ricca e un utilizzo poliedrico (terapia, benessere, relax), rappresenta un legame tra la natura alpina e il concetto moderno di spa e salute.

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