I militari della Tenenza di Chiavenna della Sezione staccata presso il valico doganale di Villa di Chiavenna, lo scorso 8 settembre, durante un quotidiano controllo operato al di fuori degli spazi doganali, hanno fermato un soggetto di nazionalità italiana a bordo di un’autovettura di lusso proveniente dalla Confederazione elvetica che, alle richieste di rito formulate dai finanzieri, ha dichiarato di non avere valuta al seguito. A seguito dell’ispezione sono stati invece rinvenuti tra gli effetti personali dell’uomo – siciliano di anni 48, ma residente in Lombardia – due assegni mancanti dell’indicazione del beneficiario e denaro contante per un valore complessivo pari a € 24.870,00.
In tale contesto, il Comando Provinciale di Sondrio, ha ulteriormente incentivato l’attività della Guardia di Finanza sul territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’illecito traffico transfrontaliero di valuta nella fascia doganale di confine italo-elvetica.
La normativa valutaria impone, infatti, l’obbligo per i soggetti che oltrepassano la linea di confine di dover preventivamente dichiarare il transito di valuta eccedente il limite di 10.000 euro. In assenza della prevista dichiarazione, si rischia di dover pagare pesanti sanzioni e, nei casi più gravi, il sequestro amministrativo della somma trasportata in eccedenza ai limiti consentiti.
Nel caso in specie, il trasgressore ha omesso la presentazione della dichiarazione valutaria tentando di introdurre illecitamente nello Stato la valuta posseduta e si è reso responsabile della violazione amministrativa di cui al D.Lgs. n. 195/2008. I militari operanti hanno pertanto proceduto al sequestro del denaro contante e dei due assegni per l’intero ammontare rinvenuto, trattandosi di beni “indivisibili”.
Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di verificare la posizione finanziaria e patrimoniale del soggetto controllato.
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