25 Aprile 2024 21:32

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Legna da ardere, biocombustibile competitivo: i prezzi aggiornati

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eliminare cenere spentaLe rilevazioni dei prezzi della legna da ardere di settembre confermano che tra i biocombustibili rinnovabili più economici per il riscaldamento domestico continua ad esserci la legna tradizionale, il cui prezzo varia principalmente in base al confezionamento (bancali o sfusa) e al grado di stagionatura (o contenuto idrico).

Le rilevazioni di settembre 2023 attestano un costo medio per la legna da ardere con contenuto idrico (M) pari a 20-25% di 212,88 €/t, 28 € in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Acquistando legna da ardere più umida il prezzo varia da 196 €/t per legna con contenuto idrico 30-35% (-6 € rispetto al 2022) a 201 €/t per legna con contenuto idrico pari a 40-50% (-34 € rispetto al 2022).

Va però sottolineato che, acquistando legna con contenuto idrico superiore a 30-35%, è necessario lasciarla stagionare per il tempo necessario a portare il contenuto idrico al 20-25%.

La fase di stagionatura è essenziale non solo perché l’utilizzo di legna da ardere stagionata e con contenuto idrico inferiore al 20% consente di ridurre le emissioni di PM10 fino al 50% e di Carbonio organico fino al 70% ma anche perché determina una migliore efficienza di conversione energetica e, conseguentemente, una maggiore convenienza economica.

Infatti, confrontando il costo energetico della legna a diversi valori di contenuto idrico espressi in €/MWh, la legna con contenuto idrico 20-25% costa 58 €/MWh, mentre quella con un contenuto idrico 40-45% costa 75 €/MWh.

Fonte: Associazione Italiana Energie Agroforestali

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