Differenza tra superficie catastale commerciale calpestabile
Quando si parla di metri quadrati di un immobile, spesso si sente parlare di superficie calpestabile, superficie commerciale e superficie catastale. Ecco le differenze:
La superficie calpestabile è quella che può essere effettivamente utilizzata e comprende le aree interne dell’immobile escludendo muri, pilastri, scale, balconi, terrazzi e giardini. È utile per avere un’idea dell’effettiva vivibilità dell’immobile.
La superficie commerciale invece è più ampia e comprende anche i balconi, i terrazzi, le cantine, i box auto e ogni spazio che può avere un valore economico. Questo parametro è spesso usato dalle agenzie immobiliari per stabilire il prezzo di vendita di un immobile.
Infine, la superficie catastale è quella che risulta dal catasto ed è calcolata sommando la superficie calpestabile a una percentuale delle superfici accessorie (come balconi e terrazzi). Questa superficie è importante per il calcolo delle imposte.
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Differenza tra superficie catastale commerciale calpestabile
Per riassumere, la superficie calpestabile è quella effettivamente utilizzabile all’interno dell’immobile, la superficie commerciale comprende anche gli spazi accessori con valore economico, mentre la superficie catastale è quella registrata al catasto e utilizzata per il calcolo delle imposte.
Quindi, quando si acquista o si affitta un immobile, è importante conoscere tutte e tre queste misure per avere un quadro completo della situazione e per evitare sorprese. Infatti, la differenza tra queste superfici può essere notevole e può influire sul valore dell’immobile e sulle tasse da pagare.