Nel caso di ritrovamento nel sottosuolo di oggetti d’interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico: in qualunque modo siano ritrovate fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato.
Se una persona trova un oggetto che sembra avere un significato storico, archeologico o culturale, è obbligata a segnalarlo entro 24 ore a un’autorità pubblica come, ad esempio, il Sindaco, e ad avvisare anche i Carabinieri. L’oggetto rinvenuto deve essere preservato con attenzione e, nel caso risulti difficile, si può chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine per la sua custodia. Le spese sostenute per garantire la sicurezza del tesoro scoperto saranno rimborsate dal Ministero dei Beni Culturali. Questo avvia il procedimento per la valutazione del valore dell’oggetto rinvenuto da parte dei Beni. Non segnalare il ritrovamento e, quindi, tenere l’oggetto per sé, costituisce un reato penale.
Se una persona scopre un tesoro che rientra nella categoria dei beni culturali, ha diritto a una ricompensa dallo stesso Ministero, la quale non supererà un quarto del valore stimato del bene ritrovato. La ricompensa viene aumentata fino a metà del valore se il proprietario del terreno dove è stato trovato il tesoro è anche il responsabile dell’attività di ricerca o se è lui stesso a scoprire il tesoro. La ricompensa viene determinata dal Ministero, che prima inizierà la procedura per la valutazione dei tesori ritrovati. La ricompensa può essere erogata in denaro, consegnando una parte dei tesori ritrovati, o, su richiesta, riconoscendo un credito d’imposta dello stesso importo.