L’esposizione alle elevate temperature nella stagione estiva rappresenta un fattore di rischio per chi lavora in ambienti esterni e quindi può essere esposto alle radiazioni solari e al calore. Particolare attenzione dev’essere prestata, ad esempio, da chi opera nel settore agricolo, edile e nella cantieristica stradale.
Le temperature elevate possono determinare effetti sulla salute anche gravi, soprattutto se prolungate e combinate con alta umidità e scarsa ventilazione. Molti studi scientifici dimostrano che questi fattori incidono anche sul tasso di mortalità, che può aumentare da due a cinque volte.
Chi deve prestare particolare attenzione?
- Le persone con malattie croniche a carico dei polmoni, del cuore e dei reni
- le persone obese
- chi assume farmaci, alcool o droghe
Come proteggersi?
- Con un abbigliamento adeguato in cotone e di colore chiaro
- utilizzando dispositivi di protezione individuale come cappello, occhiali, creme solari
- idratandosi regolarmente con acqua, per contrastare la perdita di liquidi causati da un’intensa sudorazione
- non bere alcol!
A quali sintomi prestare attenzione?
In un primo momento possono manifestarsi
- debolezza, nausea, vomito, cefalea, brividi
- respiro affannoso
- crampi muscolari
- andatura instabile
- aumento del battito cardiaco
- irritabilità
Se l’esposizione al calore prosegue e la temperatura corporea supera i 40°, possono comparire ansia, stato confusionale, delirio, fino alla perdita di conoscenza, al coma e alla morte.
Come intervenire?
Ai primi sintomi è importante raggiungere un luogo all’ombra e più fresco, reidratarsi bevendo molta acqua, avvolgere il corpo in teli bagnati per abbassare la temperatura
Cosa dicono le norme?
Esistono norme specifiche per proteggere i lavoratori dal rischio stress da calore. Il datore di lavoro, i preposti alla sicurezza e il medico competente hanno dei compiti e delle responsabilità precise, a partire dalla prevenzione.