Storia del bombardino
Cosa sappiamo del Bombardino
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Il Bombardino ha origini alpine, precisamente nella località di Livigno, in provincia di Sondrio (Lombardia).
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La data comunemente accreditata per la sua creazione è il 1972.
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Alla base della ricetta originaria c’era un miscuglio di zabaione caldo (o equivalente liquore all’uovo), alcol (whisky o brandy/rum), e in alcuni racconti anche latte o panna.
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Il nome “Bombardino” sembra derivare da un’esclamazione fatta da un primo assaggiatore: colpito dal calore e dall’effetto alcolico della bevanda, avrebbe esclamato “È una bomba!” o “È una bombarda!”, da cui il diminutivo “Bombardino”.
Chi lo avrebbe “inventato” — e perché non c’è certezza assoluta
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Secondo la versione più spesso citata, l’inventore sarebbe un giovane gestore “genovese” che, trasferitosi a Livigno, gestiva un rifugio/sciovia e, per riscaldare i suoi ospiti dopo le nevicate, avrebbe preparato per loro quella “miscela bombastica”.
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Un’altra versione — più articolata — attribuisce la creazione al Aldo Del Bò: secondo alcune testimonianze, nei primi anni ’70 — quando Del Bò era direttore degli impianti di risalita a Livigno — sarebbe stato lui a unire “Vov caldo” (o zabaione caldo) e whisky, dando forma all’antenato del Bombardino moderno.
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Da lì, la ricetta si sarebbe evoluta — latte sostituito da panna, alcolici variati da whisky a brandy o rum — e la bevanda si sarebbe diffusa tra altre baite e rifugi, fino a diventare l’“après‑ski drink” simbolo delle Alpi.
Cosa resta incerto: leggenda vs fatti verificabili
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Non esiste una documentazione ufficiale che attesti con certezza chi ha pronunciato per primo “È una bomba!” e se davvero questo episodio ha “battezzato” la bevanda come “Bombardino”. È tradizione orale — per quanto ripetuta in molte fonti.
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Non c’è consenso unanime sul nome dell’inventore: alcuni dicono “un giovane genovese”, altri “Aldo Del Bò”. Non abbiamo atti ufficiali, contratti o documenti coevi alla nascita del drink che confermino in modo assoluto l’identità.
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La ricetta originale sarebbe stata modificata nei decenni: la versione di oggi — con “zabaione caldo + brandy/rum + panna” — è probabilmente diversa da quella iniziale (che prevedeva latte e whisky). Questo rende difficile definire con precisione un “originale” Bombardino.
Storia del bombardino
Sì — l’idea di creare il Bombardino è tradizionalmente attribuita a un gestore di rifugio di Livigno negli anni ’70, molto probabilmente nel 1972. Ma non c’è certezza assoluta: l’identità precisa — che sia “il giovane genovese” o “Aldo Del Bò” — resta parte del folklore alpino.
In pratica: il Bombardino, così come lo conosciamo oggi, è nato da un mix di necessità (scaldare gli sciatori), creatività e convivialità. La sua origine affonda in una leggenda fatta di neve, freddo, rifugi di montagna e un bicchiere fumante che scaldava alcol, cibo e spirito.





