Sondrio vecchia
Il cuore del borgo antico di Sondrio si sviluppava ai piedi del Castel Masegra e si suddivideva in zona signorile e nobile, mentre in quella verso Nord c’era il quartiere contadino e artigianale che era concentrato in Scarpatetti e i suoi vicoli.
La prima inizia da Piazza Quadrivio e va verso ponente; si sviluppa principalmente sui due lati del percorso denominato “Via dei Palazzi” che termina in Piazzetta Carbonera. Iniziamo questo giro partendo da Piazza Garibaldi che è, anche nello stile, di origine asburgica contornata da palazzi risalenti al 1800. Ora sono utilizzati come Hotel, Banca d’Italia, Teatro Sociale, poi c’è il Palazzo Lambertenghi (in uso dalla Banca Popolare) e il Palazzo Martinengo (succursale comunale).
Da Piazza Garibaldi, percorrendo Corso Italia, si arriva in Piazza Campello dove si trova la Chiesa parrocchiale edificata su un piccolo cimitero. E’ stata più volte modificata e ampliata; sull’angolo della piazza c’è la torre campanaria del Ligari e il monumento alla Resistenza, sul lato Ovest si trova il Palazzo Pretorio.
Questo edificio, che risale a oltre 5 secoli fa, fu sede del Governo grigionese, poi passò nelle mani Napoleoniche, successivamente subentrarono gli Asburghi e poi venne conquistato dai Savoia.
All’inizio del novecento fu completamente ristrutturato, ora è sede del Municipio; qui nel 1954 fu installata la bellissima stüa che era di proprietà della famiglia Rigamonti.
Passando tra campanile e chiesa si arriva all’Arcipretura dove nel 1618 i Grigioni prelevarono l’Arciprete Nicolò Rusca e, percorrendo a piedi l’attuale cammino “Sentiero Rusca”, lo trasferirono a Coira dove fu processato per il “Sacro Macello”. Fu la stragi che i Cattolici fecero nei confronti dei Protestanti residenti in Valtellina; il Rusca, non ammettendo le colpe per cui lo processavano, venne torturato a morte.
Quasi tutte le vie del centro storico prendevano il nome delle più importanti famiglie che risiedevano nei palazzi. Imboccata Via Parravicini si sbuca su Via Lavizzari da dove, svoltando a dx, si raggiunge Piazza Quadrivio. Questa piazzetta è stato un importante crocevia, qui è presente Porta Ponta di Prada (era l’accesso da levante), e il Palazzo Sertoli dove c’è il bellissimo salone dei balli.
Continuando in direzione Nord si percorre tutta Via Scarpatetti dove ci sono case molto modeste con ballatoi in legno; alcune sono già state ben restaurate altre attendono importanti e costose opere di recupero.
Si incontrano anche tre importanti cappelle; superata la prima di queste c’è una lunga galleria risalente alla seconda guerra mondiale adibita a rifugio antiaereo. Arrivati nella parte alta del rione, dove c’è il dismesso cotonificio Fossati che dall’inizio del ‘900 dava lavoro a moltissimi valtellinesi, si erge su una rocca molto strategica il Castello Masegra; risale al periodo medievale.
E’ appartenuto ai Capitanei, ai Beccaria, per poi finire ai Salis Soglio; oltre ad avere una parte utilizzata come dimora signorile era anche una postazione militare. All’inizio del ‘900 divenne Distretto Militare Italiano; attualmente vi trova posto il Museo della Montagna e quello dei Minerali.
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Ripercorsa l’ultima parte della salita, in località Crap sotto il castello, si scende lungo la bellissima scalinata “Salita Ligari” ai cui lati ci sono altre belle e antiche dimore. Questa lunga scalinata sbocca in Piazza Cavour che era un’importante e principale piazza dove si tenevano scambi commerciali; c’era pure la stazione di scambio dei cavalli che percorrevano la Via Valeriana congiungendo tutti i paesi situati sul versante orografico destro della Valtellina.
Borgo antico di Sondrio
Qui c’è una grande tettoia, ora ristrutturata, che era utilizzata per il mercato e l’unico ponte che permetteva di superare il Mallero per andare verso Occidente. Dal Mallero partivano i “Malleretti” che percorrendo a raggiera tutta la campagna a Sud della città permettevano l’irrigazione regolamentata della campagna.
Superato il ponte si percorre Via Romegialli, parte più occidentale della Sondrio vecchia, dove sono presenti altri palazzi storici e poi si sbuca cosi in Piazzetta Carbonera. Il ristorante attualmente presente in questa piazzetta è stato un vecchio convento; difronte c’è il Palazzo Rajna dove dimorò il filologo Pio Rajna che fu il più grande studioso della fonti dell’Orlando Furioso in italia.
Si conclude il giro ritornando nella vicina Piazza Garibaldi. Altre belle cose da vedere sono la Villa Quadrio e il piccolo borgo di Fracaiolo.
Percorso (T) di 3,5 chilometri.
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