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Si pagano le tasse sul fotovoltaico?

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pannelli fotovoltaici in montagnaLa produzione di energia tramite impianti fotovoltaici è diventata una pratica sempre più diffusa tra i privati. Non solo questa tecnologia consente di ridurre l’impatto ambientale e le bollette energetiche, ma permette anche di guadagnare dalla vendita dell’energia prodotta in eccesso. Tuttavia, sorge spontanea una domanda: come gestire fiscalmente i proventi derivanti da tale vendita? Fisco Oggi, organo ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, ha fornito un chiarimento fondamentale su come inserire questi importi nella dichiarazione dei redditi precompilata. Approfondiamo insieme questo argomento.


Ritiro Dedicato e Redditi Diversi

Il Ritiro dedicato è una modalità che consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di cedere l’energia elettrica prodotta in eccesso al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Questa energia immessa in rete viene retribuita al produttore secondo un prezzo stabilito per ogni kWh. Ma come gestire fiscalmente questi introiti?

Secondo Fisco Oggi, i contributi ricevuti dalla vendita dell’eccedenza di energia tramite il Ritiro dedicato rappresentano “redditi diversi”. Questo vale per le persone fisiche che non esercitano attività di impresa. Questi proventi devono quindi essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi, specificatamente nel modello 730 o nel modello Redditi Persone fisiche.


Dove Indicare i Proventi nel Modello 730

Per chi utilizza il modello 730, i proventi derivanti dal Ritiro dedicato devono essere riportati nel rigo D5 del quadro D “Altri redditi”. Il codice da utilizzare è il codice 1, che identifica i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente.

Nel caso del modello Redditi Persone fisiche, i proventi vanno indicati nel rigo RL14 (colonna 2). È essenziale rispettare questa classificazione per evitare errori nella dichiarazione dei redditi e possibili sanzioni.


Riferimenti Normativi

Il chiarimento fornito da Fisco Oggi si basa sulla circolare 46/2007, che specifica che un impianto fotovoltaico installato principalmente per soddisfare i bisogni energetici dell’abitazione può essere considerato in un contesto sostanzialmente privatistico. Di conseguenza, la vendita dell’energia prodotta in eccesso non costituisce un’attività commerciale abituale.

Questi proventi rientrano nella categoria dei redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera i) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Inoltre, tali proventi non sono soggetti a IVA, semplificando ulteriormente la gestione fiscale.


Conclusione

La gestione dell’energia prodotta in eccesso da un impianto fotovoltaico può sembrare complessa, ma seguendo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dichiarando correttamente i proventi come redditi diversi nel modello 730, è possibile evitare problemi fiscali. Fisco Oggi ha chiarito tutti i dubbi riguardanti il Ritiro dedicato e la corretta imputazione di questi redditi nella dichiarazione dei redditi.

Per chi possiede un impianto fotovoltaico, è fondamentale essere informati e seguire attentamente le disposizioni fiscali per trarre il massimo vantaggio economico e contribuire al contempo alla sostenibilità ambientale.

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