Riconoscere e leggere i segnali sui sentieri di montagna

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Anche con l’avvento recente della tecnologia i segnali sui sentieri di montagna rimangono un aiuto insostituibile quando si tratta di orientarsi sulle vette. Le segnalazioni più note sono sicuramente quelle bianche e rosse del Club Alpino Italiano benché non siano le uniche che si incontrano sui sentieri montani.

COME RICONOSCERE I SEGNALI – Per un escursionista saper riconoscere i segnali durante le camminate in montagna è ormai fondamentale; esistono due tipi di segnaletica, quella verticale (all’inizio dei sentieri e nei punti di snodo o bivio importanti) e quella orizzontale (serve a segnalare la continuità del sentiero in entrambi i sensi di percorrenza).

Quando ci si trova in un ambiente impraticabile per l’installazione della segnaletica orizzontale si possono trovare dei picchetti o degli ometti di pietra (che hanno la stessa funzione), solitamente installati in luoghi aperti d’alta montagna.

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COME LEGGERE I SEGNALI – Per un escursionista è importante saper leggere le indicazioni presenti sui percorsi di montagna, perché riportano sempre delle informazioni fondamentali per la propria escursione. Da un singolo segnavia infatti si possono sapere: il numero del sentiero, le località raggiungibili e la quota a cui si trovano, i tempi di percorrenza, calcolati per un escursionista medio, il grado di difficoltà del sentiero (T Turistico, E Escursionistico, EE per Escursionisti Esperti, EEA per Escursionisti Esperti con Attrezzatura Alpinistica), la classificazione per grado di interesse.

SEGNALI SECONDARI PRESENTI NEI PERCORSI – Può capitare di trovare altri cartelli o segnali sui sentieri escursionistici e di montagna con segnalazioni e colorazioni: giallo-blu, sentieri tracciati su iniziativa, o bianco-verdi che indicano anelli escursionistici locali.

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