Il Castello nella pineta, visite guidate agli scavi archeologici a Teglio

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Teglio nella preistoria,Scavi archeologici pineta Teglio

Proseguono gli scavi in pineta a Teglio, quest’anno l’area interessata è quella adiacente alla chiesa di Santo Stefano.

Una giornata di visite e presentazione delle indagini archeologiche in corso al Castello di Teglio da parte dell’equipe dell’Università degli studi di Bergamo guidate dall’archeologo Federico Zoni.

Venerdì 30 agosto 2024, ore 16.

Visite guidate a gruppi. Prenotazione presso Infopoint Teglio, tel 0342 782000

Teglio nella preistoria

Teglio è noto per essere stato uno dei luoghi più importanti di tutta la Valtellina, già a partire dalla preistoria. Vero e proprio centro eponimo di tutta la Tillina Vallis dalla tarda età romana, nel corso del Medioevo rimase sotto la diretta amministrazione dell’Arcivescovo di Milano, confermandosi uno dei luoghi centrali ancora in età viscontea e durante il successivo dominio grigione.

L’importanza di Teglio nell’antichità emerge dai numerosi rinvenimenti di statue stele e dai risultati dei numerosi scavi di archeologia preventiva condotti dalla Soprintendenza negli ultimi trent’anni.

Il castello di Teglio, di cui rimane oggi solo la Torre de li belli Miri, si colloca probabilmente su un’area abitata già in età romana e potrebbe sorgere nel luogo di un precedente castrum, sede del potere civile e religioso e a capo di una circoscrizione amministrativa e militare.

Scavi archeologici pineta Teglio

Nonostante la centralità di questo sito, l’area non è stata finora oggetto di appositi studi a carattere scientifico, a differenza invece di quanto avvenuto per altri castelli della valle.

Per rimediare a questa situazione è nata una collaborazione tra Università degli studi di Bergamo, Soprintendenza e Comune di Teglio, al fine di avviare un progetto ambizioso di ricerca sull’area, che possa produrre la piena valorizzazione e restituzione alla collettività di questo sito dallo straordinario potenziale archeologico.

Sebbene siano ancora preliminari, i risultati appaiono decisamente promettenti: sono emerse numerose strutture murarie e sono stati raccolti materiali ceramici e ossa di varie epoche, che dovranno essere adeguatamente analizzate.

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