10 Maggio 2024 12:22

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Scambio sul posto: nel 2024 termina per nuovi e vecchi impianti?

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scambio sul postoFine dello scambio sul posto

A partire da quando il Sistema dello Scambio sul Posto, che regola un tipo di contratto tra il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e i proprietari di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, sia residenziale che per le PMI, non sarà più disponibile?

Questo meccanismo permette ai proprietari degli impianti fotovoltaici di reimmettere in rete l’energia verde in eccesso prodotta e ottenere un rimborso dal GSE.

Finora, con il meccanismo dello Scambio sul Posto, gli utenti ricevevano in media circa 15/16 centesimi per ogni kilowattora immesso nella rete.

Ciò che rendeva particolarmente vantaggioso questo contratto era che il valore del rimborso variava in base alle oscillazioni tipiche del libero mercato dell’energia. Tenendo conto dell’aumento dei costi dell’elettricità negli ultimi anni, anche i rimborsi ricevuti sono stati notevoli.

I BENEFICI DEGLI OTTIMIZZATORI FOTOVOLTAICI

Impianti nuovi

Secondo l’art.9 comma 2 D. Lgs. 199/21, l’accesso a contratti di Scambio Sul Posto diventerà impossibile dal novantunesimo giorno successivo all’entrata in vigore dei decreti attuativi. Non essendo stati ancora pubblicati tali decreti, non esiste una data di scadenza definitiva.

Dopo 90 giorni dall’effettiva applicazione dei decreti attuativi, non si avrà più la possibilità di scegliere lo Scambio Sul Posto, ma sarà possibile accedere al ritiro dedicato, che tuttavia risulta meno redditizio.

Chi utilizza già lo scambio sul posto

Per coloro che già beneficiano dello Scambio Sul Posto, la data da monitorare, come indicato dal D.Lgs. 199/21, è il 31 Dicembre 2024: da quel giorno, anche gli impianti già in funzione dovrebbero passare a differenti modelli di incentivazione.

La situazione è alquanto incerta in quanto le modalità precise non sono ancora state delineate, dunque si continuerà con lo Scambio Sul Posto fino all’emanazione dei decreti attuativi che chiariranno come si passerà progressivamente fuori da questo contratto.

I FALSI MITI SUI PANNELLI FOTOVOLTAICI

Fine dello scambio sul posto: arriva il ritiro dedicato

In futuro quindi il servizio di scambio sul posto sarà sostituito da altre forme di incentivazione.

Al posto del metodo di Scambio sul Posto, il GSE offrirà il Ritiro Dedicato, un approccio che si prevede sia remunerativo in modo inferiore rispetto alla precedente opzione (si stima 2/3 meno remunerativa).

Il ritiro dedicato dal 2008 fornisce ai produttori un metodo per vendere l’energia in eccesso prodotta: ogni produttore ha la possibilità di vendere l’energia eccedente e ricevere una remunerazione per ogni kWh.

Lo scambio sul posto è un sistema di equilibrio: l’energia generata oltre il proprio consumo viene immessa in rete e scambiata con altra energia, prelevata dalla rete all’occorrenza. Mentre il ritiro dedicato è un meccanismo in cui l’energia prodotta in eccesso dall’impianto viene venduta a un prezzo fisso e acquistata dalla rete secondo un preciso prezzo di mercato.

Tuttavia, questa opzione è più stimolante per le entità con impianti di grande scala, come le aziende. Per le utenze residenziali, il meccanismo potrebbe risultare meno conveniente.

Questo cambiamento può potenzialmente prolungare il periodo necessario per recuperare l’investimento iniziale. Tuttavia, le installazioni fotovoltaiche rimarranno una scelta vantaggiosa a lungo termine, in quanto sono progettate per ottimizzare l’autoconsumo dell’energia generata.

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