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Come raccogliere l’erba iva in Lombardia

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erba iva achillea moschataLa Achillea moschata, nota anche come “Erba iva”, è una delle piante più pregiate e apprezzate dell’arco alpino. Cresce spontaneamente nelle zone montane dell’Italia settentrionale, in particolare nelle Alpi Lombarde, dove la si può trovare ad altitudini elevate, tra i 1800 e i 3000 metri. Questa pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è caratterizzata da un forte aroma e dalle sue rinomate proprietà aromatiche e digestive, che ne fanno un ingrediente essenziale in erboristeria, particolarmente nella preparazione di amari, aperitivi e digestivi.

Caratteristiche della Achillea Moschata

La Achillea moschata si distingue per le sue piccole foglie piumate, di un verde argenteo, e per i suoi fiori bianchi raccolti in corimbi, che sbocciano tra luglio e agosto. Le sue dimensioni contenute (circa 10-15 cm di altezza) la rendono un’erba discreta ma inconfondibile, grazie al suo profumo intenso e balsamico, che ricorda vagamente la camomilla e la menta. Questo aroma non è solo un tratto distintivo, ma anche uno dei principali motivi per cui questa pianta è tanto apprezzata: le sue proprietà aromatiche sono infatti impiegate da secoli nella preparazione di liquori e digestivi, capaci di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorendo così l’appetito e la digestione.

Dove e Quando Raccogliere la Achillea Moschata in Lombardia

La raccolta della Achillea moschata è un’attività che richiede conoscenza del territorio e rispetto per la natura. In Lombardia, questa pianta si trova principalmente nelle aree montane più alte delle province di Sondrio, Bergamo e Brescia. I luoghi ideali per la raccolta sono i pascoli alpini e le rocce esposte, dove la pianta cresce rigogliosa grazie alle particolari condizioni climatiche e del suolo.

Il periodo migliore per la raccolta è durante la fioritura, che avviene tra luglio e agosto. È importante prestare attenzione a raccogliere solo la parte aerea della pianta, evitando di danneggiare le radici per permettere alla Achillea moschata di rigenerarsi e continuare a crescere negli anni successivi. La raccolta deve avvenire con delicatezza, preferibilmente nelle ore del mattino, quando le piante sono ancora cariche di rugiada e gli oli essenziali presenti nei fiori e nelle foglie sono al massimo della loro concentrazione.

Proprietà Aromatiche e Digestive: Un Tesoro per l’Erboristeria

La Achillea moschata è nota per le sue proprietà digestive. L’infuso delle sue foglie e dei suoi fiori, oltre ad avere un sapore gradevolmente amaro, stimola la secrezione dei succhi gastrici, favorendo così la digestione. Questo effetto è particolarmente apprezzato nella preparazione di amari e digestivi, dove la pianta è spesso utilizzata come componente aromatico pregiato.

Grazie alla sua azione carminativa, l’Achillea moschata aiuta anche a ridurre il gonfiore addominale e i crampi intestinali, rendendola un rimedio naturale efficace per chi soffre di digestione lenta o difficoltosa. In erboristeria, viene impiegata anche per preparare tonici e aperitivi che stimolano l’appetito, perfetti da consumare prima dei pasti per favorire una corretta digestione.

Usi in Liquoristica: Dal Tradizionale al Moderno

L’utilizzo della Achillea moschata in liquoristica ha radici antiche. Nelle vallate alpine, questa pianta è da sempre utilizzata per la preparazione di amari e digestivi tipici, spesso associata ad altre erbe aromatiche della montagna, come l’Assenzio e la Genepy. I liquori a base di Achillea moschata sono caratterizzati da un sapore amaro, ma con note balsamiche e rinfrescanti, che li rendono particolarmente apprezzati come digestivi naturali.

Oggi, la Achillea moschata è un ingrediente ricercato anche in mixology, dove viene impiegata per creare cocktail dal sapore unico, grazie al suo aroma inconfondibile. La pianta può essere utilizzata sotto forma di tintura madre, ottenuta dalla macerazione delle foglie e dei fiori in alcol, o come estratto per arricchire distillati e liquori.

Raccomandazioni per una Raccolta Sostenibile

Raccogliere la Achillea moschata non è solo un piacere, ma anche una responsabilità. Dato il suo habitat particolare, è essenziale seguire alcune regole per assicurare una raccolta sostenibile. Innanzitutto, è fondamentale raccogliere solo quanto necessario, evitando di estirpare l’intera pianta e limitandosi a prelevare la quantità sufficiente per l’uso personale o per la lavorazione artigianale.

Inoltre, è consigliabile raccogliere da piante mature, che hanno già fiorito completamente, garantendo così la possibilità di riproduzione. Le aree di raccolta devono essere scelte con cura, evitando quelle troppo frequentate o sovrasfruttate, per non mettere a rischio la presenza della pianta in futuro. Infine, è importante ricordare che in alcune aree protette la raccolta di questa pianta potrebbe essere regolamentata o vietata, quindi è sempre bene informarsi sulle norme locali prima di procedere.

Conclusione

La Achillea moschata è senza dubbio una delle gemme più preziose delle Alpi Lombarde. La sua raccolta non solo permette di riscoprire antichi saperi erboristici, ma offre anche l’opportunità di creare prodotti unici, capaci di racchiudere tutto il sapore e il profumo delle montagne. Seguendo le giuste pratiche di raccolta, è possibile godere di questa straordinaria pianta nel rispetto della natura, contribuendo alla conservazione di un patrimonio botanico di inestimabile valore.

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