Il quadro legale in Italia
In Italia la corrispondenza è inviolabile: aprire anche involontariamente posta destinata ad altri configura il reato di violazione, sottrazione o soppressione di corrispondenza (art. 616 codice penale). La legge stabilisce due distinzioni fondamentali:
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Primo comma – Se prendi conoscenza del contenuto di una lettera chiusa non indirizzata a te (anche per errore), il reato è integrato. La pena prevista è reclusione fino a un anno o multa da 30 a 516 €.
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Secondo comma – Se sveli il contenuto o ne causi danno al destinatario, la pena sale a reclusione fino a tre anni.
L’intenzione non è rilevante: conta il fatto oggettivo di aver preso visione del contenuto con consapevolezza.
Anche leggere bollette del partner o aprire lettere in controluce può configurare reato.
Il solo fatto di leggere lettere è sufficiente ad integrare il reato».
Il reato è a querela di parte, ovvero il destinatario della posta deve sporgere denuncia per far partire le conseguenze legali.
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Se apri per errore la posta
Anche un errore involontario può generare responsabilità, quindi è fondamentale agire tempestivamente e con trasparenza. Ecco i passi consigliati:
Riconoscere subito l’errore
Appena apri per sbaglio una lettera destinata a un altro, prendi coscienza dell’errore ed evita di consultare il contenuto. Anche l’aver letto parzialmente può essere considerato violazione .
Richiudere e restituire
Richiudi con cura la busta o riconsegna raccomandate e scrivi “Indirizzo errato, restituisci al mittente”. Se possibile, portala all’ufficio postale o consegnala al postino.
Avvisare il destinatario
Se conosci il nominativo del vero destinatario (es. vicino, collega), informalo tempestivamente dell’errore, in modo da chiarire che si è trattato di un incidente.
Segnalare il problema a Poste Italiane
Effettua un reclamo scritto ufficiale indicando la consegna errata e restituendo la posta.
Questo è fondamentale per documentare la tua buona fede.
Rischi legali e sanzioni
Violazione della corrispondenza comporta conseguenze penali:
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Fino a 1 anno di reclusione o multa da 30 a 516 € (per la mera apertura).
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Fino a 3 anni se diffondi o utilizzi il contenuto e ne deriva un danno
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L’azione è possibile solo se il destinatario sporge querela.
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La lettura di corrispondenza del partner o di un convivente non esclude automaticamente il reato.
Nel caso la violazione fosse dovuta a un errore umano ben documentato e senza dolo, potrebbe non scattare alcuna sanzione, come riconosciuto in ambito di privacy e trattamenti errati . Tuttavia, nella corrispondenza cartacea il Codice Penale non prevede attenuanti automatiche: è dunque meglio mettere in atto subito i rimedi sopra indicati.