Curiosità

Patente B, addio alle vecchie regole: costerà di più e ci vorrà più tempo. Ecco perché

Le modifiche introdotte puntano a rendere più rigoroso e articolato l’iter formativo dei futuri conducenti, aumentando le ore di guidaNuovo percorso formativo per la patente B: più ore e maggiore controllo (valtellinamobile.it)

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ufficializzato nuove disposizioni riguardanti il conseguimento della patente B.

Le modifiche introdotte puntano a rendere più rigoroso e articolato l’iter formativo dei futuri conducenti, aumentando le ore di guida obbligatorie e fissando un ordine cronologico preciso per le esercitazioni, al fine di garantire una preparazione più completa e omogenea.

Il testo normativo stabilisce che il candidato debba affrontare un ciclo minimo di 8 ore di guida obbligatorie, un incremento rispetto alle 6 ore previste in precedenza. Queste ore di pratica dovranno essere svolte esclusivamente presso un’autoscuola autorizzata, sotto la supervisione di un istruttore abilitato, e organizzate secondo un calendario ben definito. Le ore si suddividono in quattro moduli:

  • Modulo A: conoscenza del veicolo e gestione delle emergenze (2 ore);
  • Modulo B: guida su strade urbane (3 ore);
  • Modulo C: guida su autostrade e strade extraurbane principali o secondarie (2 ore);
  • Modulo D: guida in condizioni di visibilità notturna (1 ora).

Questa articolazione mira a esporre il candidato a diverse condizioni di guida, incrementando la sua esperienza e preparando in modo più efficace all’esame finale. L’istruttore monitorerà attentamente le prestazioni durante ogni modulo per assicurare un apprendimento graduale e approfondito.

Un elemento innovativo riguarda la distribuzione delle ore di guida: non potranno essere concentrate in un breve arco temporale, bensì dovranno essere distribuite nel tempo, permettendo così al candidato di consolidare progressivamente le competenze acquisite.

Introduzione del sistema digitale e nuove regole sul foglio rosa

Una delle novità più significative riguarda la gestione digitale del percorso formativo. Il decreto prevede l’adozione di una piattaforma digitale gestita dalla Motorizzazione Civile, denominata CED (Centro Elaborazione Dati), che certifica ufficialmente il completamento delle 8 ore obbligatorie in autoscuola. Solo dopo questa certificazione, il candidato potrà ottenere il foglio rosa e iniziare a esercitarsi alla guida accompagnato da un privato.

Il foglio rosa mantiene una validità di 12 mesi e durante questo periodo il candidato potrà sostenere fino a un massimo di due prove pratiche d’esame. Questo sistema digitale permette di monitorare in modo più rigoroso e trasparente l’intero percorso formativo, riducendo il rischio di irregolarità e garantendo una maggiore sicurezza stradale.

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Impatto delle nuove regole: costi più elevati e tempi più lunghi- valtellinamobile.it

Il nuovo iter, seppur più strutturato e rigoroso, comporta inevitabilmente un aumento dei costi per il candidato. Le ore di guida aggiuntive e la necessità di rispettare un calendario preciso, con un obbligo formale di presenza presso autoscuole autorizzate, rendono più impegnativo sia il piano economico sia quello temporale. I futuri automobilisti dovranno quindi prepararsi a un percorso più lungo e costoso rispetto a quello precedente.

Le motivazioni alla base di queste modifiche sono legate all’esigenza di migliorare la qualità della formazione dei neopatentati, riducendo il numero di incidenti causati da inesperienza e scarsa preparazione. In particolare, l’inserimento di moduli specifici come la guida notturna e quella in autostrada rappresenta un passo avanti verso una formazione più completa e realistica.

Questo aggiornamento normativo si inserisce in un contesto europeo che sta progressivamente armonizzando gli standard di formazione alla guida, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza sulle strade e di facilitare la mobilità internazionale dei conducenti.

Le autoscuole italiane stanno già adeguando i propri programmi didattici alle nuove disposizioni, mentre i candidati sono chiamati a pianificare con attenzione il loro percorso per affrontare con successo le nuove prove.

La riforma della patente B rappresenta dunque un cambiamento significativo, volto a garantire una preparazione più solida e approfondita per chi si avvicina alla guida. Sebbene comporti un impegno maggiore in termini di tempo e risorse, si tratta di un passo necessario per elevare gli standard di sicurezza stradale e ridurre gli incidenti tra i neopatentati.

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