Gratis in montagna
UNCEM — Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani ci ricorda con chiarezza che “non tutto è gratis” in montagna: proprio come in città sosteniamo i costi del parcheggio, della ZTL o dell’autostrada, allo stesso modo è legittimo introdurre servizi a pagamento anche in aree montane, per garantire cura, sostenibilità e qualità dell’esperienza.
Ecco i punti chiave del messaggio:
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Valorizzare il territorio: stanno emergendo iniziative che attribuiscono valore a zone particolarmente frequentate, sia nelle Alpi sia negli Appennini. Si tratta di regole funzionali, non speculazioni.
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Tipologie di servizi a pagamento suggerite:
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Parcheggi in quota, con tariffe contenute (es. 3 € per la giornata, 5 € per il weekend, con eventuale ticket gratuito se ci si ferma a mangiare in paese).
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Navette per raggiungere luoghi senza auto.
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Tornelli o sistemi di accesso controllati per regolare i flussi sui sentieri.
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Strade a pedaggio: soprattutto nei casi in cui si voglia preservare ambienti fragili o limitare il traffico.
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Risorse per miglioramenti concreti: i proventi di questi servizi possono essere reinvestiti in:
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manutenzione e messa in sicurezza dei sentieri,
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servizi al turista,
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promozione culturale e ambientale.
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Slogan e campagna: la campagna “Compra in valle. La Montagna vivrà” invita i visitatori a sostenere le attività locali, perché ogni gesto (anche modesto) contribuisce a salvare e rigenerare le comunità di montagna.
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Un messaggio chiaro
Non si tratta di speculazione, ma di regolamentazione responsabile, che riconosce la montagna come luogo di vita, non semplice destinazione turistica.
Anche nelle testate giornalistiche emerge lo stesso concetto: non offendiamoci se in montagna si pagano parcheggi o navette — è normale e funzionale, se serve a salvaguardare i luoghi e le comunità.
Sì, i parcheggi, navette o accessi a pagamento in montagna non sono uno scandalo, ma strumenti di tutela e valorizzazione.
No, non è turismo predatorio: si tratta di un invito al rispetto, alla consapevolezza e al sostegno concreto delle comunità locali.