Nomi vietati in Italia
Quali sono i nomi vietati in Italia, banditi dalle anagrafi comunali?
LEGGE
Ai bambini non si può dare un nome qualsiasi.
La legge stabilisce dei divieti ai nomi che possono essere dati ai bambini nati in Italia.
Il Dpr 396/2000 stabilisce che ad un bambino spetti un nome maschile e ad una bambina un nome femminile, distinzione che si riferisce a nomi maschili e femminili italiani, mentre per i nomi stranieri le cose cambiano.
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NOMI RESPINTI
L’anagrafe del Comune può respingere determinati noti, nei casi in è palese la mancanza di buon senso nella scelta da parte dei genitori, vietando i nomi, anche combinati, che possono rimandare a ingiurie, handicap, soprannomi e disgrazie, potenzialmente in grado di creare vergogna e derisione nei bambini o suscitare in modo eclatante il ridicolo e l’ilarità.
Elenco nomi vietati per bambini con cittadinanza italiana.
Nomi del padre, della madre o dei fratelli (viventi), anche con la dicitura “Junior”; cognome al posto del nome; nomi ridicoli; nomi di personaggi storici; nomi della letteratura; nomi di fantasia; nomi non corrispondenti al sesso del bambino; più di tre nomi; nomi stranieri in un alfabeto diverso dal nostro.
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Nomi vietati in Italia per i neonati
Lista esemplificativa
Doraemon, Ajeje Brazorf, Bender, Pollon, Goku o Vegeta, Adolf Hitler, Laura Palmer, Benito Mussolini, Josif Vissarionovich Stalin, Osama Bin Laden, Conte Dracula, Madame Bovary, Moby Dick, Grande Gatsby, Erin Brockovich, Hannibal Lecter, Joey Tribbiani, Stanis Larochelle, Walter White, Mutanda, Cono Gelato, Satana, Madame Butterfly, Ken, Pokémon, Ikea.