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Muvis
Nel Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo è allestito un percorso museale che testimonia la civiltà della Valle e del ruolo internazionale tenuto per secoli dalla Via Spluga, oggi importante itinerario turistico-culturale.
Al piano terreno, nella ex sacrestia, è presente la biglietteria e il bookshop con una serie di titoli di libri locali.
Il Muvis offre ai visitatori la possibilità di fruire della sua biblioteca specialistica sulla montagna e dell’archivio che custodisce una ricca collezione di cartoline d’epoca e interessanti documenti di vario genere.
Muvis
Museo Via Spluga Val San Giacomo
Inoltre è sede dell’Ecomuseo Vallespluga e del suo Centro di documentazione e interpretazione della memoria storica locale.
Il MUVIS è stato istituito sulla base di un “legato”, redatto nel 1786 dall´Abate Foppoli, che cedeva i suoi beni, tra i quali il Palazz (oggi sede del museo) al Consorzio delle Frazioni Corti – Acero di Campodolcino, per scopi di pubblica utilità (civium commodis).
Il MUVIS ha come finalità la testimonianza e la salvaguardia della memoria storica e civile del territorio dei comuni della Val San Giacomo (oggi conosciuta come Valle Spluga) e della storica e internazionale VIA SPLUGA.
Il MUVIS si impegna nella raccolta, conservazione, valorizzazione ed esposizione di oggetti e documenti di carattere fisico, naturalistico, antropico, storico ed artistico e nella loro organizzazione in percorsi didattici.
Entrare nel Muvis è come fare un viaggio a ritroso nel tempo: gli oggetti esposti raccontano una vita fatta di sacrifici che ha temprato la gente che ha vissuto,con attaccamento, a ridosso della montagna, con la quale la popolazione è scesa a compromessi per garantire un´esistenza di sussistenza.
Storie di operai, agricoltori, allevatori e artigiani, ma anche di donne e bambini. Storie di emigrazioni, lontane nel tempo (dal Cinquecento la gente del posto si recò per lavoro nelle grandi città portuali d´Italia) e nello spazio ( nell´Ottocento molte famiglie emigrarono verso l´America) o stagionali, secondo il ritmo dell´agricoltura ( in estate gli uomini si recavano nella vicina Svizzera per svolgere lavori legati alla fienagione) e della distillazione della grappa, attività nella quale gli abitanti della valle eccellevano.





