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La leggenda della Mandragola di Bormio

la leggenda della mandragola di bormio

La Valtellina, incastonata nel cuore delle Alpi lombarde, incanta non solo per la sua bellezza naturale e la squisita cucina, ma anche per le sue millenarie leggende tramandate di generazione in generazione.

Questo articolo si addentra nelle più avvincenti storie della Valtellina, immergendosi nelle sue radici culturali e storiche, offrendo uno sguardo unico su questa regione italiana.

Mandragola di Bormio

Nelle acque dell’Alta Valtellina, soprattutto nei pressi di Bormio, si narra dell’esistenza della Mandragola, un drago leggendario che si muoveva lungo i fiumi e si mostrava solo quando i raggi del sole colpivano l’acqua, generando riflessi luminosi.

Si nutriva dei fanciulli che si avventuravano sulle rive dei torrenti: quando si avvicinavano troppo, emergeva improvvisamente trascinandoli giù sul fondo.

Descritto come una creatura mostruosa, con creste violacee e bocca spalancata, probabilmente fu ideato come una sorta di spaventapasseri per dissuadere i bambini avventurosi dal frequentare le acque più pericolose.


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Leggende valtellinesi

Queste affascinanti narrazioni, intrecciate con la cultura e la tradizione locali, non solo arricchiscono l’identità della Valtellina, ma ci spingono anche a esplorare questi luoghi incantati con rispetto e ammirazione per il passato.

Ogni angolo di questa magnifica valle cela una storia, rendendo ogni visita un’esperienza avvincente e senza eguali.

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