L’importanza del Gavia per Valfurva

Mi ha sempre colpito la storia del passo Gavia, un piccolo capolavoro creato dagli alpini durante la prima guerra mondiale. Quando Anas non aveva soldi da destinarvi (nonostante la strada fosse di sua competenza all’epoca), gli operatori turistici sul Gavia si rimboccavano le maniche per mantenere vivo il loro lavoro, con un Defender e un aratro, perché fino alla fine degli anni ‘80 la strada per salire al passo non era neanche asfaltata, credendo in un possibile sviluppo turistico del valico. Anni fa sono stati installati dei conta auto nei comuni di Valfurva e Ponte di Legno per monitorare il traffico sul Gavia. I numeri dei passaggi sono a dir poco impressionanti tra giugno e agosto, questi arrivi generano vita e turismo nelle valli, creano lavoro, portano soldi che si tramutano in tasse.
Marco Trezzi

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