Pastirma la bresaola dei turchi?
Un lettore ci ha confermato quanto avevamo scritto relativamente all’origine della bresaola. La sua testimonianza è diretta e quindi aggiunge altri elementi utili in tal senso. Una storia interessante e curiosa, che sicuramente merita un approfondimento
“L’articolo è corretto; ho vissuto molto in Romania (ex protettorato Ottomano) ed anche lì usano da sempre la “Pasrtama” con la variante di una copertura a base di paprica che aiuta a conservarla anche fuori dal frigorifero, che al tempo degli ottomani non esisteva, ma permetteva agli eserciti di allora il trasporto degli alimenti. Stesso discorso valeva per il formaggio “Feta” che veniva e viene conservato in salamoia ed ottenuto dal latte di capra e pecora, animali che al tempo seguivano gli eserciti”.
La bresaola dei turchi
La notizia – Un lettore ci ha scritto una storia interessante e curiosa. La frase con cui iniziava il racconto – “il mondo è un po’ più largo della Valtellina” – ha richiamato subito l’interesse, insieme alle immagini che ci ha inviato.
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Ci ha raccontato che i valtellinesi non si dovrebbero preoccupare perché sta arrivando la bresaola made in Piemonte. Il motivo, a suo dire, è presto svelato.
Il salume IGP non è stato inventato in Italia, tantomeno in Valtellina, ma ha origine turche. Non solo, si produce da tanto tempo anche nei paesi arabi e nell’est Europa. In particolare in Turchia, dove si produce da 2mila anni, si chiama “Pastirma”.
Si ricorda che la bresaola IGP (indicazione geografica protetta) è realizzata con carne di origine sudamericana. Ovviamente nel mercato c’è spazio per tutti, dai piccoli ai grandi produttori, dagli artigiani agli industriali. Basta che si conosca l’origine delle materie prime.