Infermiere licenziate, no passi indietro dal Centro sanitario Bregaglia

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Infermiere licenziate

Centro sanitario Bregaglia, conclusi gli approfondimenti sui licenziamenti

Il Centro sanitario Bregaglia (CSB) ha terminato gli approfondimenti avviati dopo il licenziamento di cinque infermiere avvenuto lo scorso febbraio.

La Commissione d’amministrazione riconosce che la comunicazione interna non è stata pienamente adeguata.

Il sindacato VPOD Ticino aveva denunciato un “clima di terrore” all’interno della struttura situata a Flin, in Val Bregaglia.

In risposta, la Commissione d’amministrazione del CSB ha deciso di indagare più a fondo, consultando il personale, la Commissione del personale e la Direzione.

La Commissione riconosce che “la decisione di procedere con i licenziamenti, per quanto dolorosa ma ritenuta necessaria, ha generato un clima temporaneo di instabilità e tensione all’interno della struttura, come comprensibile dal punto di vista umano”. La comunicazione insufficiente, secondo quanto emerso, ha contribuito a ritardare il ritorno a un ambiente sereno e basato sulla fiducia.

Il CSB conferma i licenziamenti, respingendo le richieste di annullamento avanzate dal sindacato. Il Consiglio d’amministrazione sottolinea che la Direzione ha operato in funzione di un adeguamento dei servizi alla nuova realtà, tenendo conto delle esigenze emergenti e della sostenibilità a lungo termine.

Secondo l’ultimo rapporto annuale, il CSB impiega 125 persone: oltre il 70% sono lavoratori provenienti dall’Italia, il resto è originario della Val Bregaglia.

Le richieste del sindacato

Il sindacato VPOD ha preso atto del comunicato del CSB e ha contattato il presidente della Commissione d’amministrazione.

Il sindacato chiede al CSB di offrire supporto sia dal punto di vista economico che per il reinserimento professionale, auspicando una trattativa civile e serena, senza dover ricorrere a vie legali. Inoltre, il VPOD sollecita il ripristino della collaborazione contrattuale, al fine di prevenire situazioni simili in futuro.

Nel 2019 era stato infatti revocato il regolamento del personale, frutto di un accordo tra il sindacato e l’ospedale che era in vigore da 14 anni e garantiva protezioni per i lavoratori.

Il sindacato fa anche appello alle autorità politiche locali, affinché si impegnino per colmare il vuoto contrattuale che ha portato alla crisi attuale.

La Commissione d’amministrazione ribadisce che resta aperta la possibilità di supportare il ricollocamento delle persone licenziate presso altre strutture sanitarie della regione.


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Cronaca Bregaglia

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