Senza categoria

Come si può eliminare il catrame dalla canna fumaria?

come si può eliminare il catrame dalla canna fumaria

come si può eliminare il catrame dalla canna fumariaPerché si forma il catrame nella canna fumaria?

Il catrame nella canna fumaria (noto anche come creosoto) è uno dei problemi più comuni ma sottovalutati nei sistemi di riscaldamento a legna o pellet. Questo materiale, che si presenta come una sostanza vischiosa, nera e molto infiammabile, si forma a causa della combustione incompleta della legna, soprattutto se umida o di bassa qualità.

Durante la combustione, il fumo risale nella canna fumaria e, a contatto con le pareti fredde, condensa formando residui solidi. Col tempo, questi residui si trasformano in strati di catrame che ostruiscono il passaggio dei fumi, riducendo l’efficienza dell’impianto e aumentando notevolmente il rischio di incendi da camino.

I principali fattori che favoriscono la formazione del catrame sono:

È importante sottolineare che un camino sporco non è solo un problema di efficienza, ma può diventare un serio pericolo per la sicurezza domestica.

Nel prossimo paragrafo vediamo come intervenire in modo efficace per rimuovere il catrame, sia con metodi fai-da-te che con soluzioni professionali.


Leggi anche: Riscaldare la casa con il camino


🧽 Come eliminare il catrame dalla canna fumaria: metodi e consigli utili

Eliminare il catrame dalla canna fumaria richiede attenzione, costanza e – in alcuni casi – l’intervento di un professionista. Esistono diversi metodi più o meno invasivi per affrontare il problema, che vanno scelti in base al grado di incrostazione e al tipo di impianto (camino, stufa a pellet o stufa a legna).

✅ Pulizia manuale con spazzole

È il metodo tradizionale e più usato, adatto per interventi di manutenzione ordinaria. Consiste nell’utilizzo di spazzole metalliche flessibili da far scorrere all’interno della canna fumaria, rompendo i depositi di catrame. Questa operazione deve essere fatta a camino spento e completamente freddo, preferibilmente almeno una volta l’anno, o ogni 6 mesi se si utilizza l’impianto frequentemente.

✅ Prodotti chimici disgreganti

Sono disponibili in commercio blocchetti, polveri o spray disgreganti, da utilizzare durante la combustione. Questi prodotti reagiscono con il catrame, ammorbidendolo e facilitandone la rimozione. Non sono però sufficienti da soli in caso di catrame spesso o duro: vanno usati come complemento alla pulizia meccanica, non come sostituto.

✅ Pulizia professionale con strumenti termici o meccanici

Quando il catrame è particolarmente ostinato o si è formato in grandi quantità, è necessario chiamare uno spazzacamino professionista, dotato di strumenti ad hoc. I metodi più avanzati includono:

  • Spazzole motorizzate con punte in acciaio;

  • Vapore ad alta pressione o trattamenti termici per sciogliere i depositi;

  • Videoispezione per valutare lo stato interno della canna fumaria.

In alcuni casi estremi, il catrame può essere così resistente da dover rimuovere parte della canna fumaria o sostituirla.

🛡️ Come prevenire la formazione di catrame nella canna fumaria

Prevenire è sempre meglio che curare. E quando si parla di catrame nella canna fumaria, questa massima vale doppio. La formazione di catrame può essere fortemente limitata, se non del tutto evitata, seguendo alcune buone pratiche che riguardano sia l’uso quotidiano dell’impianto, sia la sua manutenzione nel tempo.

Scegli la legna giusta

La qualità del combustibile è il primo e più importante fattore. Usa solo legna stagionata per almeno 12-24 mesi, con umidità inferiore al 20%. La legna fresca o troppo resinosa (come il pino o l’abete) genera molto più fumo e condensa, creando le condizioni perfette per la formazione del temuto creosoto.

Legni duri come quercia, faggio o frassino sono ideali perché bruciano lentamente e ad alte temperature, riducendo drasticamente i residui.

🌡️ Mantieni alte le temperature di combustione

Il catrame si forma più facilmente quando la combustione è bassa o intermittente, come accade se si fa “andare al minimo” la stufa o si chiude troppo il tiraggio. Cerca di mantenere una fiamma viva e ben ossigenata, soprattutto all’inizio dell’accensione, per evitare che i vapori condensino.

Inoltre, non caricare troppo il focolare: una combustione eccessivamente lenta genera più residui e abbassa la temperatura dei fumi.

🔧 Fai controlli e manutenzione regolari

Anche se tutto funziona alla perfezione, almeno una volta l’anno dovresti chiamare un professionista per la pulizia della canna fumaria. In alcuni casi, soprattutto con uso intensivo, la normativa locale o il buonsenso consigliano di farlo ogni sei mesi.

Inoltre, una videoispezione periodica ti permette di monitorare l’accumulo di catrame e intervenire prima che diventi un problema.

🧪 Usa prodotti preventivi

Esistono additivi da bruciare periodicamente insieme alla legna che aiutano a limitare la formazione di catrame. Questi prodotti non sostituiscono la pulizia, ma possono essere utili per chi utilizza spesso il camino o la stufa, come manutenzione preventiva extra.

🚫 Evita errori comuni

  • Non bruciare mai scarti di legno trattato, verniciato o truciolati: rilasciano sostanze tossiche e accelerano la formazione di catrame.

  • Evita accensioni “a freddo” prolungate o spegnimenti frequenti.

  • Non sottovalutare rumori insoliti, odori forti o fumo di ritorno: possono essere segnali di un problema già in corso.

Ricevi le news con Telegram
WhatsApp Messenger Instagram

Change privacy settings
×