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Case Green: le esenzioni aggiornate

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Case green esenzioniCase green esenzioni – L’Unione Europea ha raggiunto un accordo sulle “Case Green”, un piano che mira a ristrutturare gli edifici per renderli più verdi e sostenibili. Nell’ambito di questo accordo, gli Stati membri avranno più flessibilità per realizzare interventi di ristrutturazione. Potranno infatti scegliere se focalizzarsi sulla ristrutturazione di interi edifici o di singoli appartamenti.

Le nuove norme consentiranno anche di accelerare la transizione verso l’energia rinnovabile. Gli Stati membri avranno la possibilità di prevedere incentivi per l’installazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento basati su energia rinnovabile.

Case green esenzioni – La Direttiva propone diverse esclusioni pensate per equilibrare la necessità di potenziare l’efficienza energetica degli edifici con il rispetto del patrimonio storico e delle peculiarità nazionali.

I membri avranno l’opzione di escludere dalla direttiva:

edifici salvaguardati per il loro significativo valore architettonico o storico,
edifici tecnici e luoghi di culto,
abitazioni adibite esclusivamente a uso vacanza,
appartamenti “previsti per un utilizzo inferiore ai quattro mesi all’anno”.
Per quanto concerne l’installazione di pannelli solari, la direttiva sembra esonerare gli edifici privati da tale obbligo, a meno di modifiche dell’ultimo minuto. Tuttavia, persiste l’obbligo per gli edifici pubblici, in base a un calendario graduale rispetto alle dimensioni degli edifici. Gli edifici più ampi, superiori ai 2000 metri quadrati, dovranno installare pannelli solari a partire dal 2027, seguiti da quelli di 1000 metri quadrati dal 2028 e infine quelli di 250 metri quadrati o più a partire dal 2029.

Per quanto riguarda l’uso di combustibili fossili nelle abitazioni, l’accordo non prevede un divieto totale. Prevede invece un divieto specifico per il riscaldamento con combustibili fossili nelle case a partire dal 2040. Questa disposizione concede un periodo di transizione adeguato per convertire le abitazioni all’uso di fonti energetiche più sostenibili. Questo è uno dei principali aggiornamenti inclusi nella versione finale della direttiva, ovvero il cosiddetto phase-out, cioè l’eliminazione progressiva, dei combustibili fossili dagli edifici. È stata preservata inoltre la possibilità di offrire incentivi per sistemi di riscaldamento ibridi.

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