Concordavano i prezzi del carburante a Livigno
Aggiornamento 16 luglio 2025
Il Tar del Lazio ha confermato le sanzioni per oltre 4 milioni di euro inflitte dall’Antitrust nel giugno 2023 ad alcuni distributori di carburante operanti nel Comune di Livigno.
Le aziende coinvolte erano accusate di aver concordato i prezzi di vendita al dettaglio di benzina e gasolio.
Con quattro sentenze praticamente identiche, il Tribunale ha respinto i ricorsi presentati dalle società sanzionate.
In particolare, il Gruppo Cusini – composto da Cus.Car, Tre.Car, Ges.Car, Cu.Ba e Fibo – dovrà pagare complessivamente 2.687.504 euro.
A seguire, la Bondi Carburanti di Bormolini Luigi è stata multata per 695.281 euro, la Global Service per 233.353 euro e la Sirloc per 671.048 euro.
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La notizia del 13 ottobre 2023
Nel mese di luglio 2023, sette aziende operanti nel settore della distribuzione di carburanti a Livigno sono state multate dall’Antitrust per oltre quattro milioni di euro per aver organizzato un cartello sui prezzi della benzina e del diesel. Tuttavia, è stato annunciato oggi che il Tar del Lazio, attraverso una serie di ordinanze identiche a seguito dei ricorsi presentati dalle società Cus.Car, Fibo, Ges.Car, Tre.Car. Cu.Ba., Global Service e Silroc, ha sospeso le sanzioni e anticipato l’udienza di discussione sul merito all’inizio del 2024. L’Antitrust ha accusato le società di aver creato un’intesa che limita la concorrenza. Secondo l’Autorità, fra il 2012 e il 2022, queste aziende avrebbero coordinato i prezzi di vendita al dettaglio di benzina e diesel attraverso comunicazioni settimanali via email, fornendo indicazioni sui futuri prezzi da applicare alle pompe di distribuzione al dettaglio. Ciò avrebbe eliminato la concorrenza tra le parti e compromesso la normale dinamica concorrenziale, a danno dei consumatori.
Il procedimento è stato avviato a seguito di indagini precedentemente compiute dalla Guardia di Finanza. Nonostante un precedente decreto monocratico del Tar avesse stabilito che nessuna sospensione delle multe dovesse essere concessa, i giudici amministrativi in sede collegiale hanno oggi ritenuto, “dato il carattere peculiare del caso e il pericolo di pregiudizio irreparabile esposto nei documenti”, che “gli interessi contrapposti delle parti potrebbero essere adeguatamente protetti concedendo la tutela cautelare richiesta, limitata alla sospensione della sanzione pecuniaria, e anticipando simultaneamente l’udienza pubblica di discussione del ricorso al 24 gennaio 2024”.
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Carburanti distributori Livigno
La notizia del 4 luglio 2023
Secondo l’Autorità dal 2012 al 2022 le società hanno concordato i prezzi di vendita al dettaglio di benzina e diesel tramite comunicazioni settimanali via mail
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.287.186,97) le società Cus.Car. S.r.l., Fibo S.r.l., Ges.Car. S.r.l. di Cusini Bernardo & C., Tre.Car. S.r.l., CU.BA. S.r.l., Global Service S.r.l., Bondi Carburanti di Bormolini Luigi S.r.l. e Silroc S.r.l.
L’Autorità ha infatti accertato l’esistenza – nel periodo 2012-2022 – di un’intesa anticoncorrenziale tra le società di distribuzione di carburanti per autotrazione (gasolio e benzina) che operano nel comune di Livigno, in provincia di Sondrio. Secondo l’AGCM l’intesa veniva attuata attraverso comunicazioni settimanali via mail con indicazioni puntuali dei prezzi futuri da applicare negli impianti di distribuzione al dettaglio. Queste mail erano inviate da una persona fisica ad un elenco, visibile a tutti i destinatari, contenente gli indirizzi delle società in questione.
Per l’istruttoria, nata a seguito di precedenti indagini eseguite dalla Guardia di Finanza, l’Autorità si è basata su un ricco quadro probatorio da cui emergono le evidenze dei sistematici invii di mail da parte del mittente alle società di distribuzione di carburanti e della corrispondenza tra i prezzi contenuti nelle comunicazioni e quelli effettivamente praticati dai distributori.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l’intesa ha eliminato il confronto competitivo tra le parti e ha compromesso irrimediabilmente il fisiologico gioco concorrenziale a danno dei consumatori.