Cappotto termico ricambio aria – Una delle principali preoccupazioni legate alla decisione di installare un cappotto termico riguarda la paura che l’abitazione non possa respirare.
La domanda chiave in questo contesto, indipendentemente dalla presenza o meno di un sistema di isolamento a cappotto, è: “Come respira un’abitazione?”. Per rispondere a questa domanda, gli esperti conducono calcoli complessi per determinare la quantità di vapore acqueo che passa attraverso le strutture di un edificio.
Grazie a metodi di calcolo avanzati e dati dettagliati sulle proprietà dei materiali, è possibile determinare in media quanti grammi di vapore acqueo attraversano le strutture, come pareti, pavimenti e coperture, e quanti ne vengono eliminati aprendo una finestra per consentire la circolazione dell’aria.
La qualità dell’aria interna, così come la quantità di umidità, CO2 e altri inquinanti presenti, dipende unicamente da un adeguato ricambio d’aria tra l’interno e l’esterno. Non esistono abitazioni o pareti capaci di respirare o di smettere di farlo.
Cappotto termico ricambio aria – Nelle abitazioni l’umidità è prodotta in quantità notevoli a causa di attività quotidiane come respirare, cucinare e l’uso di acqua calda. La presenza di muffa, collegata all’umidità, è causata principalmente da una ventilazione inadeguata degli spazi e non è legata ai materiali utilizzati per costruire pareti, pavimenti o tetti. Di conseguenza, l’unico metodo per eliminare l’umidità e impedire la formazione di muffa è assicurare un adeguato ricambio d’aria.
Cappotto termico ricambio aria – In uno spazio abitativo, in media, si producono 100 grammi di vapore acqueo all’ora, mentre una parete di 20 metri quadrati in mattoni forati permette il passaggio di 4 grammi di vapore acqueo all’ora. L’apertura di una finestra può rimuovere 180 grammi di vapore acqueo all’ora, quindi i 4 grammi di vapore acqueo che attraversano la parete non incidono in modo significativo sull’umidità interna.
In conclusione, se non si verificano problemi di umidità prima dell’installazione del cappotto termico, non dovrebbero sorgere successivamente, a patto che non si alterino le modalità di gestione della casa relative al riscaldamento e alla ventilazione.