Qui si incrocia il sentiero n. 201-GVO con segnavia rosso-giallo-rosso oltre al classico bianco-rosso: a volte la traccia scompare per brevi tratti. A quota 2.230 m si trova la deviazione per Passo Cigola a sinistra, continuando invece sul GVO si sale in poco tempo al Passo Brandà (2.430 m) che permette di entrare nella Val Venina. Il percorso scende abbastanza ripido ai 2.164 m di La Vena, dove è ancora presente un antico forno del ferro. Qui, come in molte altre zone delle Orobie, esistevano cave di minerali dalle quali veniva estratto, per fusione, il ferro. Un’attività durata dal 1300 al 1800. Deviando verso sud si sale al Passo Venina (2.442 m) che immette nel versante bergamasco delle Orobie. Dal passo si ritorna al forno del ferro e si scende lungo la Val Venina percorrendo il sentiero n. 254; dopo aver guadato le acque del torrente Venina si arriva all’Alpe Venina (2.017 m). Il n. 254 si mantiene sul lato orografico sinistro che però più avanti è interrotto quindi, passato il ponticello carrozzabile, si continua sulla stradina di servizio del Lago Venina arrivando al muro della diga. Oltre lo sbarramento inizia il percorso che scende nella stratta vallata, percorrendo gli ultimi 700 metri di dislivello, per raggiungere Ambria.
Percorso (E) di 21 chilometri, dislivello positivo 1.450 metri, no fontane.
Giorgio Gemmi