Il prezzo dei combustibili in Italia è costituito dal costo industriale, che include il margine di guadagno lordo dei gestori, e dalla componente fiscale, cioè accise e Iva. L’accisa è un’imposta fissa (di scopo) sui consumi, al netto delle addizionali regionali introdotte nel 1999. Il suo ammontare è cambiato più volte per far fronte finanziariamente a situazioni ritenute emergenziali provocate da eventi naturali e non. Dal 1° gennaio 2015 l’accisa sulla benzina è pari a 728,40 € per 1.000 litri, sul gasolio è 617,40 € per 1.000 litri, sul Gpl 138,72 € ogni 1000 litri e sul metano 4,93 € ogni 1000 kg.
Quasi tutte queste situazioni ed emergenze sono terminate da una marea di anni, ma non gli effetti delle relative, motivo per cui è impossibile pensare che vengano abolite in base alla loro vecchiaia. Infatti dal 1995 sono state inglobate in un’unica accisa indifferenziata senza più riferimento alle motivazioni originali. Il gettito fiscale annuale generato dalle accise sfiora i 24 miliardi di euro, a cui si somma l’IVA. Con il debito pubblico italiano di oggi è pura utopia pensare che possano essere abolite, anche in parte. Si tratta, purtroppo, di pura finanza pubblica e non di scelte politiche. Che infatti non hanno mai potuto intervenire su di esse.
Prezzo Livigno benzina diesel
Le 19 accise
0,000981 € guerra d’Etiopia 1935-1936;
0,00723 € crisi di Suez del 1956;
0,00516 € disastro Vajont 1963;
0,00516 € alluvione Firenze 1966;
0,00516 € terremoto Belice 1968;
0,0511 € terremoto Friuli 1976;
0,0387 € terremoto Irpinia 1980;
0,106 € guerra del Libano 1983;
0,0114 € missione in Bosnia 1996;
0,02 € rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004;
0,005 € acquisto autobus ecologici 2005;
0,0051 € terremoto L’Aquila 2009;
da 0,0071 a 0,0055 € finanziamento cultura 2011;
0,04 € arrivo immigrati dopo crisi libica 2011;
0,0089 € alluvione Liguria e Toscana 2011;
0,082 € (0,113 diesel) decreto “Salva Italia” 2011;
0,02 € terremoti Emilia 2012;
0,005 € bonus gestori 2014;
0,0024 € decreto Fare 2014.
A questo si deve poi aggiungere l’imposta di fabbricazione. L’IVA sui carburanti è pari al 22% e colpisce sia il valore dei prodotti soggetti ad accisa che quest’ultima. Una tassa sulle tasse. Il prezzo finale di benzina e diesel è composto dal 46% margine operatori più costo materia prima e dal 64% di carico fiscale. Ma solo sul margine lordo gli operatori possono modificare il prezzo.
Livigno
Discorso diverso a Livigno dove il Comune incassa sui carburanti il diritto speciale (al posto dello Stato che non applica accise e IVA) fino a 0,25 € al litro.
Svizzera
Anche in Svizzera, come in Italia, sui prezzi dei carburanti alla pompa il fattore che incide di più nella sua composizione è la tassazione. Infatti gli altri i fattori che incidono sul costo della benzina nella Confederazione Elvetica, dal prodotto raffinato, al trasporto dal luogo di produzione a quello di stoccaggio, ai margini dei rivenditori sui prezzi finali sono comunque inferiori al 50% del prezzo che pagano gli automobilisti. Le tasse della Confederazione costituiscono più del 50% del prezzo finale.
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