Quando si diventa cattivi pagatori
La banca o la finanziaria segnala alla Crif il mancato versamento per due mesi consecutivi o per due rate di fila.
Il cliente riceve una comunicazione 15 giorni prima della segnalazione al Sic, per avvisarlo del ritardo e della conseguente comunicazione alla banca dati. In questo modo, il debitore ha due settimane di tempo per verificare l’errore tecnico o altri problemi indipendenti dalla sua volontà, come un ritardo nel versamento dello stipendio.
La segnalazione diventa visibile per la prima volta sulla Crif.
Consultare elenco cattivi pagatori – Qualsiasi individuo ha la possibilità di accedere al registro contenente la famigerata “lista nera”, semplicemente rivolgendosi all’intermediario che ha concesso il finanziamento o facendo richiesta direttamente alla Centrale dei rischi.
Il servizio è gratuito per i cittadini e consente di accedere solo ai dati che riguardano direttamente la persona stessa.
Tempo iscrizione elenco cattivi pagatori – La visibilità dei dati inseriti nel database della Centrale dei rischi dipende dal motivo dell’iscrizione e può variare nel tempo.
Tuttavia i dati vengono cancellati in base alle seguenti tempistiche:
se si tratta di un finanziamento richiesto e in corso di valutazione, dopo 180 giorni dalla data della richiesta;
se invece la richiesta di finanziamento è stata rinunciata o rifiutata, i dati vengono cancellati dopo 90 giorni dalla data di aggiornamento con l’esito di rinuncia o rifiuto;
in caso di regolare rimborso del finanziamento, la data di estinzione effettiva del rapporto di credito sarà considerata dopo 60 mesi;
CAMBIANO LE REGOLE PER LE SEGNALAZIONI DEI CATTIVI PAGATORI
Quando si diventa cattivi pagatori e per quanto tempo
nel caso in cui ci sia stato un ritardo di uno o due pagamenti, la comunicazione di regolarizzazione sarà considerata dopo 12 mesi, a condizione che i pagamenti siano stati regolari in questi 12 mesi.
nel caso di ritardi di pagamento di tre o più rate, la comunicazione di regolarizzazione sarà considerata dopo 24 mesi, a condizione che i pagamenti siano stati regolari in questi 24 mesi.
se il finanziamento non viene rimborsato, la data di scadenza contrattuale del rapporto o l’ultimo aggiornamento fornito dall’ente partecipante saranno considerati dopo 36 mesi.