Anche quest’anno, sulla via per le olimpiadi di Parigi, i grandi atleti sono passati da Chiavenna.
Come oramai da alcuni anni, durante i mesi primaverili ed estivi, la pista azzurro / blu di Chiavenna è stata scelta da molti campioni dell’atletica leggera, nazionali e internazionali, in preparazione per i grandi meeting e, poi, per l’appuntamento “principe” dell’anno, I giochi olimpici di Parigi.
In ritiro nella vicina Sankt Moritz, dove l’altura facilita i lavori sulla resistenza, tanti campioni del mezzofondo e del fondo prolungato sono scesi alle “basse quote” di Chiavenna, per ottimizzare la preparazione sulla forza e potenza.
Un metodo di allenamento sempre più diffuso, basato sul “living high, training low” (vivi “in alto”, allenati “in basso”) che, evidentemente, dà grandi risultati, concretizzatisi anche alle olimpiadi.
Grandi atleti che quest’anno, oltre a “lasciare” i segni sulla pista, hanno lasciato la firma su un tabellone preparato dal Gruppo Podistico Valchiavenna, società che si occupa della gestione dell’impianto e che, grazie ai propri iscritti, ha accolto atleti provenienti da tutti i continenti.
Un tabellone che rimarrà a ricordo di un’altra grande estate dove, dagli spalti o dal prato dell’impianto sportivo di Chiavenna, è stato possibile seguire gli allenamenti di grandi campioni, a cominciare dal norvegese Jakob Ingebrigtsen, oramai “di casa” a Chiavenna, campione olimpico sui 5.000 metri e autore, poco dopo la fine dei giochi, di un record storico sui 3.000 metri.
Una distanza “non olimpica”, ma un risultato cronometrico che ha demolito il precedente limite e che, a livello tabellare, rappresenta il migliore risultato mai raggiunto dall’uomo nelle gare di corsa.
Ma a Chiavenna sono passati centinai di altri atleti, poi protagonisti a Parigi; tra questi il canadese Marco Arop, l’americano Yared Nuguse, l’inglese Kelly Hodgkinson, ma anche i nostri Pietro Arese e Sintayeu Vissa, recente neo-primatista italiana sui 1.500 metri, con un tempo che, dopo ben 42 anni, ha abbattuto il record di Gabriella Dorio.
Dopo i grandi campioni internazionali, è stata la volta delle giovani speranze dell’atletica Lombarda, delle categorie cadette e cadetti, promesse del mezzofondo, della marcia e della corsa in montagna, convocati, da Fidal Lombardia, per un periodo di stage, dal 26 al 28 agosto.
Tanti giovani da tutti la regione e, tra loro, anche Matilde Paggi (per il mezzofondo), Caterina Vavassori e Alex Vavassori (per la corsa in montagna), giovani atleti del GP Valchiavenna, società di casa.
Un periodo di ritiro importante per apprendere nuovi metodi di allenamento, per fare gruppo e fare crescere l’entusiasmo e la voglia di “continuare a correre”, incentivati, forse, anche dagli allenamenti su una pista che ospita, sempre, anche i grandi campioni.