2 Maggio 2024 07:51

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La leggendaria ed affascinante salita dello Stelvio

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salita dello StelvioLa salita dello Stelvio

Nel 1820 nacque la Strada dello Stelvio, un’importante via di comunicazione ideata per collegare Milano, all’epoca parte del Regno Lombardo-Veneto, con Vienna, capitale dell’Impero austriaco, evitando il percorso attraverso la Svizzera. Questa via, originariamente concepita per scopi commerciali e militari, fu progettata e realizzata sotto la supervisione dell’ingegnere Carlo Donegani. Egli adottò un approccio innovativo, basandosi su un progetto napoleonico e apportando significative modifiche, tra cui una larghezza di 5 metri, una pendenza massima del 10%, e la presenza di 42 tornanti sul versante valtellinese e 48 su quello altoatesino. Questa strada, caratterizzata da gallerie scavate nella roccia o costruite in muratura e paravalanghe in legno, rappresentò un’impresa straordinaria per l’epoca, completata in soli 5 anni. Le soluzioni progettuali e costruttive adottate si distinsero per la loro originalità e bellezza, caratteristiche che ancora oggi rendono affascinante il suo percorso.

La Strada dello Stelvio ha svolto un ruolo significativo negli eventi storici dell’Italia, sia militari che legati al ciclismo. Attualmente, è uno dei percorsi turistici più ambiti del Parco dello Stelvio, sia per la sua spettacolarità scenica che per il suo valore sportivo. In particolare, affrontare il Passo dello Stelvio, che si eleva a 2.758 metri di altitudine, rappresenta una delle sfide più affascinanti e impegnative per i ciclisti.

LIMITI DI LUNGHEZZA E ALTEZZA SULLA STRADA DEL PASSO STELVIO

La salita al Passo dello Stelvio può essere affrontata attraverso tre vie: da Prato allo Stelvio, da Bormio o da Santa Maria Val Monastero. Per i ciclisti, le due strade italiane sono preferite, con partenza da Bormio o da Prato. In questo articolo ci concentreremo sulla salita da Bormio.

La salita da Bormio per lo Stelvio

Bormio, situata a 1.225 metri di altezza, è rinomata per la sua bellezza e il suo centro storico in stile alpino. Questa località offre anche la possibilità di rilassarsi grazie alle sue sorgenti termali, anche se dopo la faticosa salita in bicicletta, il relax potrebbe essere più che meritato.

La salita da Bormio offre paesaggi mozzafiato, con pinete e viste panoramiche senza fine. Il percorso è caratterizzato da lunghe rampe e varietà di paesaggi. La salita si articola in tre parti: il tratto prima delle gallerie, un falsopiano, e infine l’ultimo strappo dopo la dogana. Le pendenze sono più accentuate nella prima e nell’ultima parte, con picchi di media superiore al 9% e punte massime del 13-14%.

La scalata inizia tradizionalmente alla biforcazione tra la strada del Gavia e quella dello Stelvio, vicino al centro storico di Bormio. Durante i primi chilometri, la pendenza si mantiene intorno al 7-8%. Attraversato il Parco Nazionale, si entra nella galleria Dei Bagni, scavata nella roccia viva, dove la pendenza si attenua e la vista si apre su panorami straordinari.

Una delle parti più impegnative si trova tra i chilometri 10 e 11, con pendenze che raggiungono anche la doppia cifra. Superata la quota di 2.000 metri, si giunge alla Bocca del Braulio, dove le pendenze sono più miti (4-5%) per circa 3 chilometri, permettendo di recuperare energie. Avvicinandosi alla vetta, le pendenze diventano nuovamente severe (9-9,5%), richiedendo un ultimo sforzo prima di raggiungere il Passo, situato al chilometro 21,5.

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