A partire da luglio 2022, sono state attuate sanzioni per quegli esercenti che rifiutano i pagamenti elettronici o che, seppur obbligati a disporre di tale dispositivo, non ne sono dotati. L’ammontare attuale della sanzione è di 30 euro più il 4% dell’importo del pagamento rifiutato.
Gli esercenti possono evitare l’applicazione della multa se sono in grado di giustificare il mancato accettazione della transazione digitale a causa di un “malfunzionamento oggettivamente insormontabile” del Pos, per esempio se questo si rompe improvvisamente, oppure a causa dell’assenza di connessione internet o in caso di un guasto nel circuito di pagamento che rende inutilizzabile la linea.
Non è consentito agli operatori commerciali addebitare ai clienti le commissioni relative all’uso del Pos o del relativo circuito di pagamento. Questa pratica è vietata dall’articolo 62 del Codice del consumo, che prevede che i “professionisti” non possano imporre ai “consumatori” le spese associate all’utilizzo di strumenti di pagamento. Pertanto, qualsiasi tariffa aggiuntiva è illecita e comporta l’applicazione di severe sanzioni da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.