Territorio

Il borgo disabitato, ma non abbandonato in Valtellina

ma non abbandonato in valtellina

Nel cuore delle Alpi lombarde, immerso tra boschi, vecchi muri in pietra e tetti di pioda, si trova il borgo di Sostila, una frazione del comune di Forcola, in provincia di Sondrio. 
Pur essendo quasi disabitato, non è completamente abbandonato: vi si tengono feste tradizionali, vi tornano persone in determinati periodi dell’anno, e viene valorizzata come testimonianza di vita alpina.

Dove si trova e come arrivare

Nel cuore delle montagne valtellinesi si nasconde Sostila, un minuscolo borgo della Val Fabiolo, laterale della Val Tartano. Questo piccolo agglomerato di case in pietra è ufficialmente una frazione del comune di Forcola (SO), ma la sua identità va ben oltre la geografia.
Sostila non è raggiungibile in auto: per arrivarci bisogna percorrere una vecchia mulattiera, un sentiero che si inerpica per boschi e pendii, regalando già durante il tragitto un primo assaggio della sua atmosfera sospesa nel tempo. Il dislivello non è proibitivo, ma serve preparazione minima: scarpe da trekking, zaino leggero e un po’ di fiato.

Quota del borgo: circa 820 metri s.l.m., il che lo colloca in una fascia montana facilmente accessibile ma ben isolata.
Popolazione attuale: tecnicamente zero abitanti stabili, ma non è un paese fantasma vero e proprio. In estate, durante alcune festività religiose e occasioni speciali, le case si riaprono, le vie si animano e la memoria collettiva prende vita.

Sostila è, quindi, un borgo disabitato, ma mai dimenticato. Le sue case vengono mantenute, restaurate, curate da chi lo ha amato e continua a farlo, anche se a distanza. È questo che lo distingue dai tanti paesi abbandonati delle Alpi: qui il cuore continua a battere, anche se in silenzio.


Architettura e atmosfera sospesa nel tempo

Una volta arrivati a Sostila, la prima sensazione è quella di aver varcato una soglia temporale. Il paese è un concentrato di architettura rurale valtellinese:

  • Case in pietra viva, costruite con materiali locali e sapienza antica.

  • Tetti in piöda (lastre di pietra), tipici delle costruzioni alpine, che resistono alle intemperie e danno al borgo un’estetica unica.

  • Vicoli stretti, porticine in legno, scale esterne in pietra e muretti a secco delimitano uno spazio che sembra uscito da un’altra epoca.

Molte abitazioni risalgono al Seicento o anche prima, alcune in ottimo stato conservativo, altre ancora in fase di restauro. Nonostante l’apparente immobilità, Sostila è vivo, anche se in modo diverso: non è la quotidianità frenetica a dominarlo, ma la memoria, la cura, il legame affettivo.

L’assenza di auto, negozi, strade asfaltate contribuisce a rafforzare l’effetto “paese fermo nel tempo”. Ogni passo risuona tra i muri, ogni angolo racconta una storia. Eppure, si avverte un rispetto per questo luogo, come se chi vi torna sapesse di entrare in un tempio della montagna.

Per chi ama la fotografia, l’arte o semplicemente la bellezza autentica, Sostila offre scorci irripetibili, dove la luce filtra tra i tetti in piöda e accarezza pietre che hanno visto secoli passare.


Un borgo tra storia e leggende

Sostila non è solo un borgo bello: è anche un luogo carico di storia, miti e racconti popolari.
La sua origine si perde nel tempo, ma è probabile che fosse abitato stabilmente già in epoca medievale. Fino al primo Novecento contava una comunità viva di circa 120 abitanti, poi lentamente lo spopolamento, causato dalla difficoltà della vita in montagna e dalla ricerca di condizioni migliori a valle, ha svuotato le sue vie.

Ma la memoria non è mai svanita. Negli anni ’60 gli ultimi residenti lasciarono il borgo, ma molti non lo hanno mai dimenticato. Le case sono state custodite, tramandate, alcune ristrutturate, segno che il legame tra persone e territorio non si è mai spezzato.

Il paese delle streghe

Una delle leggende più curiose legate a Sostila è quella che lo definisce “il paese delle streghe”. Si racconta che, in una casa della “via dell’Era”, un gruppo di donne avesse poteri soprannaturali.
La leggenda narra che, al calar della notte, queste donne si svitassero la testa, si pettinassero e poi sparissero nel camino. Non è certo se queste storie siano nate per spaventare i bambini o se affondino in superstizioni antiche, ma ancora oggi, chi passeggia tra le vie del borgo, non può fare a meno di percepire un’aura di mistero.

Ogni anno, la prima domenica di agosto, Sostila si anima in occasione della Festa della Madonna della Neve, patrona del borgo. È un momento in cui le famiglie tornano, si ritrovano, e per un giorno il borgo sembra riprendere vita pienamente.


Perché visitare Sostila

Ci sono molti motivi per cui una visita a Sostila vale il tempo e la fatica del cammino.

Autenticità senza compromessi

A differenza di tanti borghi “turistici” che hanno perso la loro anima, Sostila è rimasto intatto. Qui non ci sono bar o souvenir: c’è solo il borgo, la pietra, la storia.

Silenzio rigenerante

Chi arriva a Sostila viene colpito dal silenzio assoluto, interrotto solo dal vento tra gli alberi o dal canto degli uccelli. È il luogo ideale per disconnettersi e ricaricarsi, lontano da rumori, traffico e stress urbano.

Esperienza slow e sostenibile

Il fatto che sia raggiungibile solo a piedi rende ogni visita un piccolo pellegrinaggio. Si tratta di un turismo lento, rispettoso, che favorisce la consapevolezza del paesaggio e la connessione con la natura.

Un borgo per viaggiatori curiosi

Sostila è perfetto per chi ama i luoghi nascosti, quelli fuori dalle guide classiche. Non è adatto a tutti: chi cerca comodità o movida rimarrà deluso. Ma chi vuole vivere un’esperienza unica, troverà in questo borgo un piccolo mondo a parte.


Consigli utili per la visita

Se stai pensando di visitare Sostila, ecco alcune dritte per godertelo al meglio:

  • Indossa scarpe da trekking: la mulattiera è breve ma irregolare.

  • Porta acqua e cibo: nel borgo non ci sono punti di ristoro.

  • Controlla il meteo: in montagna il tempo può cambiare rapidamente.

  • Rispetta il silenzio e i luoghi: molte case, pur disabitate, sono private.

  • Informati sulla Festa della Madonna della Neve se vuoi vederlo vivo.

  • Porta con te una macchina fotografica o uno sketchbook: ogni angolo è ispirazione pura.


Sostila è molto più di un borgo disabitato: è un luogo dell’anima, dove il tempo si è fermato, ma la memoria e l’affetto continuano a vivere. Un viaggio qui non è solo una passeggiata in montagna, ma un’immersione in una storia fatta di pietra, silenzio, e legami invisibili.

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